Nell’intento di supportare lo sviluppo di strategie mobile, Big Blue si occuperà di costruire cataloghi di applicazioni professionali, mentre la casa della Mela lavorerà con le startup.
A quattro mesi dall’annuncio dell’accordo, Apple e Ibm ancora non hanno prodotto un’offerta ufficiale, ma trapelano indiscrezioni sul lavoro che ciascuna delle due parti sta costruendo. Già si sapeva che Ibm avrebbe lavorato sullo sviluppo di un catalogo di applicazioni professionali per settori come sanità, banche o trasporti, proposta con il nome Mobile First for iOs. L’agenzia Reuters ha anticipato che Apple, invece, sta mettendo insieme un gruppo di start up che lavoreranno direttamente con i clienti. L’obiettivo è anche qui quello di allargare l’offerta di applicazioni da inserire nell’ecosistema mobile delle aziende. Della task force potrebbero far parte realtà come ServiceMax e PlanGrid, specialisti rispettivamente di gestione delle flotte mobili e applicazioni per il mondo dell’edilizia. La casa della Mela avrebbe già approntato un’unità commerciale non solo per vendere le app, ma per creare un’interfaccia aperta fra tecnici e clienti. La banca Citigroup, secondo Reuters, potrebbe essere fra i primi clienti dei servizi nati dalla partnership. Apple spera così di ravvivare le vendite degli iPad, ridottesi in un anno del 13%. Stime interne parlano di un obiettivo di 42 milioni di nuovi utenti sui mercati verticali.
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