Risponde Sabrina Bussolotti, Master Principal Account Cloud Engineer di Oracle Italia
L'interazione sinergica tra intelligenza artificiale, l’enorme mole di dati disponibili e la grande potenza computazionale offre oggi alle aziende una comprensione della realtà senza precedenti. Produciamo circa 14 TB di dati all’ora: possiamo trasformarli in insight in tempo reale, agire tempestivamente, simulare scenari e prendere decisioni. In questo scenario, l’infrastruttura cloud di Oracle, OCI, si distingue per l’integrazione nativa di AI e machine learning. È un’architettura potente e auto scalabile, progettata proprio per carichi AI, con GPU Nvidia di ultima generazione, modelli preconfigurati e servizi di addestramento, fine-tuning e inferenza. Le componenti sono interconnesse da una rete ad alte prestazioni e bassa latenza, fondamentale per una gestione ottimale dei carichi distribuiti.
In ambito BI, Oracle ha introdotto Digital Assistant e generatori di codice basati su AI generativa in OCI, che abilitano l’interazione in linguaggio naturale e democratizzano l’accesso al dato. L’approccio RAG (Retrieval-Augmented Generation) si appoggia a un’architettura nativamente integrata in OCI, senza componenti esterni né spostamento di dati. Con AI Vector Search in Oracle Database 23ai, è possibile eseguire ricerche semantiche avanzate direttamente sulla base dati. Le fasi di orchestrazione, retrieval e generazione avvengono interamente sulla piattaforma, mantenendo dati e insight all’interno della Landing Zone del cliente. Il training degli LLM è guidato dal cliente e dedicato, con modelli personali e personalizzabili, tutelando il differenziale di business. Gli AI Agent automatizzano task complessi e li integrano facilmente nei processi aziendali, con un approccio che coniuga sicurezza, isolamento e valore strategico.
Con OCI, dunque, Oracle promuove l’adozione consapevole dell’AI, con architetture “AI-Data-Compute” in grado di ridurre costi e complessità. L’AI integrata negli strumenti di Analytics e sviluppo sposta il baricentro della scelta del cliente di tipo “make-or-buy” verso soluzioni su misura. Il TCO si riduce grazie alle tecnologie autonome, in particolare con l’Autonomous Database, che si configura, protegge, ottimizza e scala da solo. Un differenziante unico. L’automazione nativa, unita all’AI integrata, è un elemento distintivo nel panorama cloud: una semplificazione senza banalizzazione. Si minimizza lo spostamento dei dati e si massimizza interoperabilità e flessibilità. L’integrazione tra Database e Data Lake crea sinergie in un ecosistema unificato e gli OCI AI Agent automatizzano compiti complessi nei processi aziendali. Componenti standard (Speech-To-Text, Document Analysis, Computer Vision) si combinano con elementi customizzati, abilitando la differenziazione a costi sostenibili. Oggi la crescita dipende infatti dalla capacità di ideazione, non di spesa. Il valore nasce dalla capacità di unire dati, tecnologie e competenze. Oracle abilita un’AI trasformativa, che rende il business più adattivo, sostenibile e competitivo.
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