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NTT si riprende NTT Data Group

Il colosso giapponese riporta "in casa" NTT Data Group, con l'intenzione di sfruttare meglio le sinergie tecnologiche tra la casa madre e l'ex controllata

Mercato e Lavoro

Il colosso giapponese delle telecomunicazioni (e non solo) NTT riprende il controllo totale di NTT Data Group, che era stata scorporata proprio da NTT nel 1988. La separazione era stata giustificata con l'idea che le attività della allora Data Communications Division di NTT si potessero svolgere in maniera più efficiente dando loro una maggiore autonomia sul mercato. Ma in quasi quarant'anni molte cose sono cambiate nel mondo ICT ed ecco ora la nuova decisione.

NTT in effetti deteneva già la maggioranza (il 57% circa) delle azioni di NTT Data Group, ma negli ultimi anni ha iniziato a implementare una rinnovata visione strategica secondo la quale, tra l'altro, è opportuno riportare "a casa" diverse sue controllate. Ad esempio NTT DoCoMo, uno dei principali operatori mobili giapponesi, è stato riassorbito nel 2020.

Una delle ragioni che muove in generale questo processo di riconsolidamento è che la separazione da NTT di diverse controllate ha finito, nel tempo, per complicare il processo decisionale di tutte le aziende coinvolte. Oggi, invece, è indispensabile operare in maniera decisamente più fluida e rapida.

Poi, ogni operazione tra NTT e le sue controllate segue logiche specifiche. Nel caso di NTT Data Group, tiene a spiegare la casa madre, non si tratta di una decisione legata alle performance complessive di NTT Data Group sul mercato giapponese e su quello globale (che sono seguiti da due aziende formalmente distinte: NTT Data Japan, e NTT Data). I risultati delle due aziende sono considerati soddisfacenti, la ragione principale della nuova fusione - che comporta un investimento di circa 2.400 miliardi di yen, pari a 14,7 miliardi di euro al cambio attuale - è in prospettiva.

NTT ritiene che in questa fase del mercato ICT sia necessario innovare trasversalmente in tutti i campi in cui si opera, cosa che richiede piani di ricerca e sviluppo a lungo termine. Piani del genere solitamente non sono apprezzati e premiati dal mercato azionario, che cerca ritorni più a breve termine, e possono quindi essere portati avanti da aziende private. E, nel caso specifico, da una NTT Data Group che può fare leva sulle risorse economiche proprie di NTT e sulla sua capacità di attrarre finanziamenti.

NTT ammette che togliere NTT Data Group dalla Borsa significa non poter sfruttare facilmente investimenti esterni, ma ritiene che finanziariamente i vantaggi dell'operazione siano nettamente superiori agli svantaggi. Guardando alla ormai ridotta capacità innovativa interna delle aziende tecnologiche statunitensi, fortemente focalizzate sul mercato azionario, viene molto difficile date torto a NTT.

Finanza a parte, NTT ritiene poi che la (ri)fusione della casa madre e della ex controllata permetta di sfruttare al meglio le possibili sinergie tra le capacità di NTT in campo reti e telecomunicazioni con quelle di NTT Data Group, orientate ai servizi e alle soluzioni IT e alle componenti data center. Il mercato traguardato è sempre quello B2B, con una inevitabile focalizzazione sulle grandi imprese.

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