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Istat: a febbraio export +0,4%, import -1,4%; prezzi all’import -1,7% su gennaio

A febbraio, la lieve crescita congiunturale dell’export è dovuta soprattutto alle vendite di beni di consumo non durevoli verso i paesi extra Ue. L’import, in calo da settembre 2022, continua a ridursi grazie all’ulteriore contrazione degli acquisti di energia, favorevolmente condizionata dai ribassi del prezzo del gas naturale allo stato gassoso.

Mercato e Lavoro

A febbraio 2023 l'Istat stima una lieve crescita congiunturale per le esportazioni (+0,4%) e una flessione per le importazioni (-1,4%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto all’incremento delle vendite verso l’area extra Ue (+1,7%), mentre le esportazioni verso l’area Ue sono in diminuzione (-0,8%).

Nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023, rispetto al precedente, l’export cresce dell’1,1%, l’import diminuisce del 6,5%.

A febbraio 2023, l’export cresce su base annua del 10,8% in termini monetari, mentre è pressochè stazionario in volume (+0,1%). La crescita dell’export in valore è molto più sostenuta verso i mercati extra Ue (+17,2%) rispetto all’area Ue (+5,5%). L’import registra un incremento tendenziale del 3,1% in valore – sintesi di un aumento del 11,4% per l’area Ue e di una flessione per quella extra Ue (-6,5%) – e una riduzione del 2,5% in volume.

Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+51,3%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+12,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,4%) e coke e prodotti petroliferi raffinati (+29,0%).

Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono: Cina (con un aumento del +131,3%), Stati Uniti (+18,2%), Francia (+9,8%), Spagna (+12,9%) e Turchia (+26,2%). Le esportazioni verso Belgio (-3,0%) e Giappone (-7,5%) risultano in calo.

Nei primi due mesi del 2023, la crescita tendenziale delle esportazioni (+13,0%) è dovuta in particolare all’aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (+52,5%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+15,8%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+15,0%).

La stima del saldo commerciale a febbraio 2023 è pari a +2.108 milioni di euro (era -1.475 milioni a febbraio 2022). Il deficit energetico (-5.811 milioni) si riduce rispetto a un anno prima (-6.864 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 5.389 milioni di febbraio 2022 a 7.919 milioni di febbraio 2023.

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