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Congiuntura Confcommercio: a ottobre l’inflazione “vede” il 10%

Continua il calo di Pil (-1% congiunturale a ottobre) e consumi (-2% a settembre). Le maggiori flessioni per elettrodomestici, auto e abbigliamento.

Mercato e Lavoro

A settembre 2022 l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) conferma la tendenza al rallentamento, con una riduzione su base annua del 2,0%.

Il calo registrato dall’indicatore nel confronto con lo stesso mese del 2021 è sintesi di un incremento della domanda per i servizi (+2,7%) e di una riduzione di quella relativa ai beni (-4,0%). La tendenza al ridimensionamento della domanda è sostanzialmente diffusa tra i beni e comincia ad interessare anche alcuni segmenti dei servizi.

"L’inizio dell’autunno è caratterizzato da molteplici criticità. Il quadro geo-politico non accenna a migliorare e le tensioni sulle materie prime energetiche non si riducono. Sono più concreti, pertanto, i rischi di recessione per molti Paesi, soprattutto quelli più esposti dal punto di vista energetico che potrebbero risentire di eventuali razionamenti conseguenti al calo delle forniture. La tendenza all’incremento dell’inflazione non sembra destinata ad arrestarsi nel breve periodo. Stimiamo una crescita dei prezzi al consumo a ottobre dell’1,5% su base mensile e del 9,8% su base annua. La variazione, pur attribuibile in larga misura all’energia, è alimentata anche dalla dinamica dei prezzi dell’alimentare e di quei servizi in cui la componente energetica rappresenta una parte significativa dei costi di produzione. La crescita dei prezzi potrebbe non arrestarsi fino alla tarda primavera del prossimo anno".

"Il rimbalzo registrato dalla produzione industriale in agosto va valutato con cautela, in considerazione della tradizionale volatilità registrata dall’indicatore nel mese. Su base trimestrale, in ogni caso, la produzione industriale registra una riduzione congiunturale dell’1,2%. La minor dinamicità dell’economia comincia a riflettersi anche sul mercato del lavoro: rispetto a giugno, il numero di occupati ad agosto mostra un calo di oltre 110mila unità".

"Il combinarsi di questi elementi produce effetti negativi tanto sul PIL quanto sui consumi. Secondo le nostre stime ad ottobre il PIL dovrebbe registrare una riduzione dell’1,0% congiunturale, dopo il -0,5% stimato per il terzo trimestre del 2022. Nel confronto annuo la variazione, nel mese in corso, si dovrebbe attestare allo 0,4%, in forte ridimensionamento rispetto ai mesi precedenti" conclude l'associazione.

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