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L’hardware che piace è convergente

I sistemi che combinano server, storage e networking sono cresciuti del 50% in un anno, secondo Idc. Da rilevare qualche ambiguità sulla definizione.

Cloud
Più o meno tutti i big dell’It ancora impegnati nella produzione di hardware hanno arricchito la propria offerta con sistemi convergenti, dove si combinano in un medesimo chassis server, unità storage e infrastruttura di rete. Secondo Idc, si tratta del segmento a maggior tasso di crescita, con un volume d’affari pari a 1,3 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2013, che equivale al 50% in più rispetto a un anno prima.
L’analista precisa di aver presi in considerazione solo le soluzioni che integrano server, sistemi di storage su disco, infrastruttura di networking e il software di gestione relativo, ma poi produce distinzioni all’interno, che possono lasciare spazio ad ambiguità di interpretazione e condizionano l’analisi dello scenario prodotto. Vengono distinti, infatti, due segmenti, ovvero le soluzioni infrastrutturali integrate e i sistemi infrastrutturali integrati, creando già con questa nomenclatura una certa confusione.
In base ai criteri utilizzati, Idc pone al vertice del mercato Oracle e la propria gamma Exa, con una quota di mercato del 23,3% (in leggero calo rispetto al 2012). La casa di Larry Ellison domina, in particolare, il segmento delle soluzioni integrate, ovvero quelle che includono hardware e software preinstallati. Dietro, vengono dati in crescita i Flexpod di Netapp, con il 15,4% di quota e un aumento del 47,2 rispetto a un anno fa. Questi prodotti rappresentano circa un quarto del secondo segmento, che identifica i prodotti più verticalizzati, cioè studiati per specifici carichi di lavoro. Questi prodotti hanno beneficiato di una crescita dell’80% anno su anno.
L’analisi generale vede al terzo posto i Vblock di Emc, per poi rilevare come siano in forte aumento anche i cosiddetti sfidanti, che occupano tutti insieme una quota vicina al 50%. In questo lotto, sono però compresi prodotti come i PureSystems di Ibm, i sistemi Converged Infrastructure di Hp, l’architettura Vspex di Cisco/Emc e l’Active Infrastructure di Dell. Troppe cose, con varie distinzioni all’interno, che fanno pensare alla necessità di rivedere un po’ le classificazioni, per avere un quadro più realistico del comparto.
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