Secondo il parere di molti analisti, l’attuale prevalenza di implementazione di progetti cloud privati non è destinata a durare nel tempo e sarà rimpiazzata da soluzioni di tipo ibrido. Probabilmente questa è la base di partenza della scelta di Citrix di avviare una nuova offensiva in questa direzione, nata con la scelta di integrare l’ambiente CloudStack nei propri prodotti e proporre con CloudPlatform 4.2 la propria prima console di orchestrazione multicloud. La piattaforma consente di gestire sia le implementazioni di applicazioni on premise che su cloud privati o pubblici. Il target della proposta Citrix comprende tanto le aziende quanto i service provider. Le prime possono avere a disposizione uno strumento utile a guidare le scelte di sviluppo di nuovi progetti, a prescindere dall’ambiente prescelto per l’implementazione e includendo i carichi di lavoro virtuali, mentre i secondi potranno apprezzare la possibilità di fornire servizi di object storage multizona o creare configurazioni avanzate in materia di servizi di rete on demand. Citrix spera di porsi in posizione di vantaggio rispetto a concorrenti come VmWare e Amazon, ritenendo che la prima sia una scelta ideale per virtualizzare le applicazioni storiche e la seconda per quelle nativamente cloud. Il vendor, invece, può ora coniugare le due opzioni.
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