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Il parere di Oracle

Risponde Rosa Bellomo, Responsabile Settori Comunicazione&Media, Pubblica Amministrazione Locale e Sanità di Oracle Italia

Trasformazione Digitale
D.- Quali sono le nuove esigenze in ambito Sanità e come vengono soddisfatte dai vendor? 
R. – La Sanità sta evolvendo in direzioni nuove, diverse dal passato, sotto la spinta di fattori quali l’aumento dei costi, la carenza di personale sanitario, l’invecchiamento della popolazione e il cambiamento delle aspettative dei pazienti-clienti. C’è un tema in particolare che emerge, quello delle cronicità, che da sole assorbono il 70 per cento della spesa sanitaria e sono prioritarie nell’agenda dei gestori del sistema sanitario nazionale. L’innovazione digitale in sanità può produrre rapidi cambiamenti nel modo in cui si erogano e consumano i processi di cura, rendendoli sempre più remotizzati e virtuali e favorendo nuovi approcci che hanno un impatto diretto sull’esperienza dei pazienti, migliorano i risultati e allo stesso tempo riducono i costi. Si parla di modelli di “Connected Care” che permettono la continuità della cura e che abilitano la trasformazione delle organizzazioni sanitarie in vere e proprie “data driven company” come sta avvenendo anche in altri settori.
 

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la “Connected Care” è definita come "l'erogazione di servizi sanitari in cui la distanza è un fattore critico, utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per lo scambio di informazioni valide per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione di malattie e lesioni". Per realizzarla, servono quattro pilastri tecnologici chiave su cui anche Oracle ha costruito la propria offerta in ambito sanitario. Si tratta di: Internet of Things e Streaming Analytics in grado di integrare dati e interagire in tempo reale con dispositivi di monitoraggio remoto del paziente; Patient Experience per tracciare i percorsi terapeutici intrapresi dai pazienti e creare canali di comunicazione diretti; Analytics, AI e Machine Learning per estrarre valore sia dalle nuove fonti di dati che da quelle tradizionali; e infine Servizi cloud autonomi e scalabili. 

D. - Quali le best practice e gli esempi di eccellenza più significativi?
R. - Il tema dell’innovazione tecnologica in Sanità è da sempre centrale per Oracle. Facendo leva anche sulla larga diffusione delle soluzioni di gestione delle basi di dati tradizionali nelle organizzazioni sanitarie, Oracle ha intrapreso negli ultimi anni un percorso che ha permesso di realizzare progetti innovativi molto importanti: per esempio, nel sistema sanitario dei Paesi Baschi o nel sistema di analisi della NHS Agency nel Regno Unito. In ambito nazionale sono state avviate partnership a livello regionale con molte società in house, e Aziende sanitarie oppure Ospedaliere con l’obiettivo di introdurre innovazione per valorizzare l’enorme mole di dati già in possesso delle strutture sanitarie, in modo trasversale, fornendo strumenti di governance completi dell’informazione.

In questo processo, di strategica rilevanza si sono dimostrate le collaborazioni avviate con partner italiani quali Iconsulting e Telesio che, partendo dalla tecnologia Oracle, hanno realizzato importanti applicazioni nell’ambito analitycs e big data. È chiaro che mai come in questo momento è importante procedere attraverso la costituzione di team virtuali, che vedano la partecipazione di aziende con una visione strategica come Oracle insieme a partner specifici sul mercato della Sanità, con il coinvolgimento degli attori principali quali i clienti-pazienti, che possono essi stessi fungere da advisor per promuovere progetti di eccellenza.
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