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C’è l’It al centro dell’espansione globale di Brembo

Azienda italiana con una presenza multinazionale su tre continenti, l’azienda leader nei sistemi frenanti per veicoli ha omogeneizzato la piattaforma gestionale.

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Da oltre cinquant’anni, Brembo rappresenta un marchio di eccellenza del made in Italy ed è oggi una multinazionale che opera in tre continenti (Europa e le due Americhe) e dispone di siti produttivi in dodici nazioni. Il processo di crescita, fatto anche di importanti acquisizioni, ha portato a un ripensamento dell’infrastruttura It, con l’intento di omogeneizzare le diverse architetture applicative presenti, integrarle in un’unica piattaforma distribuita e creare così le premesse per supportare il processo di espansione della società.
brembo-crovetti.jpgIl progetto ha coinvolto la quasi totalità del parco applicativo di Brembo, dalla produzione alla gestione finanziaria, dal budgeting alla componente amministrativa, dalla logistica alla pianificazione. L’obiettivo di partenza era la realizzazione di un’architettura applicativa capace di distribuire su scala globale dati e servizi Erp utili per l’operatività delle sedi locali, ma funzionali alle esigenze di ottimizzazione e omogeneizzazione della sede centrale. “In precedenza – spiega Paolo Crovetti, Cio di Brembo Group – l’azienda lavorava con sistemi gestionali sviluppati localmente e che raggiungevano una sintesi nel bilancio consolidato. Le interconnessioni fra le varie realtà del gruppo sono abdate via via crescendo e questo ha portato alla necessità di sviluppare un sistema unico centrale, che standardizzasse il modo di lavorare, pur nel rispetto delle esigenze di ogni sito produttivo o ufficio commerciale locale”.  

La gestione dell’internazionalizzazione
Il cambiamento ha coinvolto soprattutto i processi legati alla gestione della supply chain, che in precedenza facevano sempre capo alla sede centrale in Italia e invece sono stati trasformati in un modello interoperante, utile per far comunicare fra loro nella stessa lingua anche le singole realtà locali. In affiancamento alla direzione Ict, che ha gestito completamente il progetto globale, hanno lavorato Nht e Capgemini. La prima si è occupata della definizione dell’architettura e dell’implementazione della soluzione, mentre la seconda ha creato il modello di business unico per le aree funzionali (finance e supply chain, soprattutto) e ha svolto il ruolo di project manager: “Brembo è un’azienda cresciuta in modo considerevole negli ultimi anni – commenta Giorgio Rossi, principal in Capgemini Italiae occorreva pensare a una soluzione in grado di gestire il presente, ma anche il futuro della società. Noi abbiamo seguito questo processo fin dagli inizi, sviluppando competenze significative. Oggi Brembo è il nostro principale cliente italiano”.
La scelta dell’Erp di riferimento è caduta su Microsoft Dynamics Ax: “Per prendere la decisione, abbiamo valutato soprattutto gli aspetti legati all’internazionalizzazione del prodotto, la sua flessibilità e la facilità d’uso – spiega Crovetti -. Al processo decisionale hanno partecipato anche l’amministratore delegato e i direttori delle business unit e in fase operativa sono state coinvolte tutte le ventuno persone che appartengono all’area It in Brembo”.  

Un costante processo di crescita
Partito nel 2006, il progetto è stato adattato nel corso del tempo ai repentini cambiamenti di assetto del gruppo Brembo, soprattutto in relazione alla rapida crescita che ne ha connotato l’evoluzione degli ultimi anni, tanto da considerarsi concluso solo all’inizio del 2013, con il roll out dello stabilimento in Polonia: “Proprio la gestione del cambiamento e il rafforzamento della cultura di processo sono stati gli elementi di maggior criticità che abbiamo dovuto affrontare – commenta Crovetti -. In fondo, sono le normali difficoltà tipicamente connesse ai progetti It di ampio respiro”.
Ottenuto l’obiettivo di coordinare il processo di crescita in Brembo dal punto di vista di tutti i processi gestionali, il prossimo passo evolutivo sarà in direzione dell’automazione di fabbrica: “Intendiamo spingerci fino al punto di raccogliere i dati in fase di produzione, dall’intelligenza delle macchine – conferma Crovetti – e portarli all’interno del sistema basato su Dynamics Ax per poterli rielaborare in funzione delle necessità dell’azienda nel suo complesso, Inoltre, procederemo con una maggiore integrazione con la direzione tecnica, per creare un contatto più stretto con la fabbricam utilizzando strumenti di Plm”.
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