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I Cio si riposizionano sui progetti di trasformazione

Di fronte alla percepita minaccia di maggior autonomia delle linee di business, la funzione evolve verso quella di un fornitore di servizi interni a supporto del business.

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Il livello di collaborazione dei Cio con le altre funzioni di business sta migliorando, ma ancora non si può definire ottimale. Un recente studio di Forrester, basato su 400 interviste condotte in sei paesi europei (Italia compresa), evidenzia come le imprese abbiano bisogno “di accedere alle informazioni di mercato più rilevanti, spesso in tempo reale, in particolare sul comportamento dei consumatori, l’attività dei concorrenti e i risultati commerciali. Se però le strutture It devono sempre più fare appello ad altre linee di business in azienda per finanziare i propri progetti, i diversi dipartimenti vogliono sapere a cosa va dedicato il budget messo a disposizione e per quale scopo. Più avanzato è il processo di transizione, meno importante è il rischio per le attività a diretto contatto con la clientela”.
Condotta su un campione di aziende europee medio-grandi (dai 500 dipendenti in su), la ricerca si è focalizzata sulla natura delle relazioni fra l’It e le differenti linee di business presenti in azienda. Ne è emerso che il 57% dei Cio ammette di collaborare raramente con l’area marketing (l'Italia è sorprendentemente in media, mentre in Svizzera, Belgio e Regno Unito la collaborazione è più scarsa), ma oltre la metà di loro (56%) riconosce che la crescente necessità di familiarizzare con i differenti settori d’attività dell’azienda rappresenta una sfida alla quale occorre far fronte.
Nella misura in cui le imprese vanno adottando nuove tecnologie e dipendono sempre più dai dati informatici, le strutture commerciali e di marketing acquisiscono in modo più diretto i servizi It di loro interesse e questo indebolisce la loro collaborazione con i dipartimenti It. Lo studio dimostra come oltre il 60% dei Cio europei percepisca come una minaccia per la propria funzione e i compiti assegnati il fatto che altri dipartimenti operino con maggiore autonomia nella scelta dei servizi It. La cifra sale oltre il 70% in Italia. Il fenomeno è ancor più inquietante se si aggiunge che la metà dei Cio stima sempre che gli altri dirigenti non abbiano coscienza di come la tecnologia possa inscriversi o meno nel raggiungimento degli obiettivi aziendali.
D’altra parte, i responsabili informatici delle aziende sono tuttora alle prese con problemi atavici legati al loro ruolo e la cosa appare ancor più evidente in Italia. Il 74% del campione analizzato da Forrester dichiara che la sfida più importante da affrontare è la mancanza di supporto strategico e finanziario da parte del management, soprattutto in relazione agli aggiornamenti dell’infrastruttura It. Questo dato sale, in Italia, all’84%, sempre considerando che stiamo parlando di aziende medio-grandi. Sempre con riferimento al nostro territorio, il 78% dei Cio concentra il proprio lavoro sulla gestione delle infrastrutture tecnologiche di base, mentre solo il 60% decentralizza il lavor applicativo anche sulle business unit.
La ricerca di Forrester, condotta su commissione di Colt, Cisco e VmWare, esprime, in sede di analisi, la necessità che i Cio imparino a conoscere meglio le linee di business presenti in azienda, per determinare come l’It possa aiutare a migliorare la loro efficienza. Questa attività permette di creare valore non solo all’interno dell’impresa, ma anche verso i clienti, a patto che si faccia delle strutture It è destinato a evolvere verso quello di un fornitore interno di servizi, di supporto a tutta l’impresa per proporre una migliore user experience e una differenziazione del brand.
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