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Crisi, Unimpresa: in cinque anni oltre 45 miliardi di tasse in più

Il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi: "L’alleggerimento dei tributi è cruciale per sperare di portare il Paese fuori dalla recessione”.

Mercato e Lavoro
Oltre 45 miliardi di euro di tasse in più in cinque anni. Le entrate tributarie nel nostro Paese correranno molto più del pil e aumenteranno, complessivamente, tra il 2014 e il 2018, di 45,7 miliardi. Il gettito raggiungerà quota 487,5 miliardi alla fine di quest’anno e crescerà costantemente negli anni successivi fino a raggiungere i 531,6 miliardi del 2018.
Questi i dati principali di un’analisi del Centro studi di Unimpresa. Il rapporto dell’associazione, che ha preso in esame la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza approvata il 30 settembre dal consiglio dei ministri, rivela che il peso del fisco è destinato a salire molto più velocemente rispetto all’andamento del prodotto interno lordo.
Rispetto al 2013, alla fine di quest’anno lo Stato incasserà 1,6 miliardi in più da imprese e famiglie che assicureranno un gettito di 487,5 miliardi di euro. In termini percentuali si tratta di un incremento lieve, lo 0,34% in più, ma che va nella direzione opposta rispetto all’andamento dell’economia, prevista in calo dello 0,3% secondo il Def approvato dal Governo.
Una doppia velocità che si registra costantemente anche nelle previsioni degli anni successivi. Il gettito tributario nel 2015 arriverà a 493,7 miliardi in aumento di 6,2 miliardi rispetto a quest’anno: tasse in crescita dell’1,27%, mentre il pil dovrebbe salire solo dello 0,5%. Nel 2016 lo Stato incasserà 507,9 miliardi di euro con un incremento di 14,1 miliardi sull’anno precedente: in termini percentuali la crescita delle imposte è pari al 2,88% che va raffrontata con lo 0,8% della crescita economica.
Nel 2017 la situazione è sostanzialmente identica: grazie a un incremento di 11,1 miliardi sul 2016, il gettito tributario arriverà a 519,1 miliardi in aumento del 2,19% e col pil in crescita dell’1,1%. Chiude il conto il 2018, quando le tasse versate da aziende e cittadini nelle casse dello Stato saranno pari a 531,6 miliardi in aumento di 12,5 miliardi sull’anno precedente: vale a dire +2,42% e pil più lento all’1,2%.
Nel quinquennio 2014-2018 le tasse pagate dai contribuenti in Italia arriverebbe a toccare 2.540,1 miliardi di euro.
“I dati dimostrano che il dibattito sulle tasse è solo propaganda. In questi giorni ascoltiamo esponenti della maggioranza e del governo di Matteo Renzi avanzare ipotesi di abbattimento del cuneo fiscale, ma il peso delle tasse è destinato a salire e le misure varate in questi ultimi mesi non hanno fatto altro che incrementare il carico sulle famiglie e imprese. Ci sentiamo presi in giro, come imprenditori e come cittadini” afferma il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. Secondo il presidente dell’associazione “si è perso tempo. Avevamo segnalato subito, dopo la nascita di questo altro esecutivo delle larghe intese la necessità di intervenire sul fisco: l’alleggerimento dei tributi è cruciale per sperare di portare il Paese fuori dalla recessione”.
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