Secondo la ricerca il 41% degli italiani ha almeno un debito a suo nome e nella difficoltà si rivolge ad amici e parenti (39%) per paura di sentirsi giudicati dagli altri.
In una situazione generale dovel’80% degli italiani sente il peso dell’aumento dei prezzisul budget familiare e in cuiquasi 4 italiani su 10 (37%) non riuscirebbero ad affrontare una spesa imprevista di 1.000€, contrarre dei debiti è ormai uno strumento irrinunciabile per gran parte della popolazione,quasi 1 italiano su 2, secondo la ricerca condotta da Ipsos Doxa per KRUK in occasione dellaGiornata Senza Debiti del prossimo 14 novembre.
L’analisi mette in luce che al13% degli italiani che ha un debito è successo di saltare almeno una rata, tuttavia, nonostante il quadro di grande difficoltà generale, il tema dei debiti rimane qualcosa da tenere nascosto, e difficilmente le persone si rivolgono ad esperti per risolvere la propria situazione ed evitare spiacevoli conseguenze future. Il 77%, infatti, non vive la propria situazione debitoria con tranquillità.Le emozioni più comuni associate al debito sono: ansia (33%), vergogna (26%), paura (21%).Permane un senso di vergogna e tabù: il70% non parlerebbe dei propri debiti con nessuno, e dunque il 39% preferisce affidarsi a parenti o amici per cercare aiuto invece di rivolgersi a professionisti del credito.
Istituita da KRUK a livello internazionale 16 anni fa e giunta in Italia alla seconda edizione, laGiornata Senza Debiti ha proprio lo scopo di creare più consapevolezza e incoraggiare le persone a parlare di questo problema per poterlo affrontare, perché un debito, se gestito, è più leggero del previsto.
IL CASO ITALIA
Metà della popolazione non è soddisfatta della propria situazione economica e il 50% non si aspetta cambiamenti nei prossimi 12 mesi. In questo scenario,il 51% degli italiani ammette che i prestiti hanno consentito loro l’accesso anche a beni di prima necessità(come l’acquisto dell’auto) eil 41% ha almeno un finanziamento a proprio nome, dati che confermano che l’economia reale si regge sul debito, che è ormai uno strumento imprescindibile per la sostenibilità economica delle famiglie.
Eppure, per poca consapevolezza o per fatalismo, tanti italiani non sempre sono capaci di gestire i debiti: se il 13% tra coloro che hanno prestiti ha saltato almeno una rata, il 16% ha rischiato di saltarla. “In un contesto socioeconomico di diffusa fragilità, è fondamentale prestare attenzione ai comportamenti che possono esporre le persone al rischio di sovraindebitamento. Accrescere l'educazione finanziaria delle persone, e sensibilizzare al tema di una incongrua esposizione finanziaria, migliora la capacità delle persone di prendere decisioni di finanziamento più consapevoli e per loro sostenibili, e aumenta un ricorso più sereno al credito limitando i rischi di una sovraesposizione debitoria.” - dichiaraAndrea Alemanno, Head of Public Affairs & Corporate Reputation - Ipsos Doxa.
Un dato da tenere monitorato è sicuramente il4% di italiani che ammette di usare lo strumento del Buy Now Pay Later, il cui utilizzo è in forte crescita,addirittura per necessità essenziali come la spesa alimentare. Un comportamento cui prestare attenzione, per capire se sia frutto di un’abitudine alla rateizzazione o se sia espressione di una precarietà sociale.
SFERA EMOTIVA
A contribuire al contesto di incertezza economica, vi è in primis la scarsa alfabetizzazione finanziaria, con il35% degli italiani che dichiara di non conoscere nulla delle nozioni base di economia e finanza(mutui, prestiti, tassi di interesse…, etc). Quello che tuttavia destamaggiore preoccupazione è la componente psico-emotivache nelle decisioni economiche gioca un ruolo di primo piano:la paura come l’entusiasmo sono determinanti nell’influenzare l’economia; e una situazione debitoria comporta sempre un carico emotivo, che può portare a decisioni impulsive o errate.
Obiettivo di questa ricerca e della Giornata Senza Debiti è, infatti, depotenziare il carico di negatività e vergogna che accompagna chi ha difficoltà con i debiti: il debito si può affrontare e, se gestito razionalmente, è più leggero di quello che sembra. La situazione debitoria preoccupa:soprattuttoi giovanissimi e gli over 55enni sono i più sensibili alla parola ‘debito’, con sentimenti misti che spaziano da preoccupazione, agitazione, vergogna, paura e rabbia.
Mentre solo 1 italiano su 5 considera il debito come un mezzo per disporre di cose di cui si ha bisogno e ritiene di poterlo fronteggiare con serenità, per controquasi 1 italiano su 5 non dormirebbe la notte al pensiero di dover saltare una rata.E leprime 3 sensazioni che si provano associate ai debiti sono: ansia (33%), vergogna (26%) e paura (21%).
Nonostante questo, molti non si attrezzano con strumenti di protezione ‘in caso di pioggia’:solo il 3% della popolazione associa un’assicurazione a tutela del suo debito, una percentuale fin troppo bassa se 1 italiano su 4 è consapevole di poter rischiare di saltare una rata del debito, e quasi la metà del campione (47%) non sa che esistono società specializzate nel recupero crediti o ne è a conoscenza ma non sa esattamente cosa facciano.
COME SI AFFRONTA: OGGI GLI ITALIANI SI RIVOLGONO AI PARENTI…
Il 70% del campione non parlerebbe di debiti e la prima resistenza che la Giornata Senza Debiti di KRUK vuole smantellare è proprio il tabù che circonda questo tema, facilitando una conversazione trasparente, in cui le persone non si sentano giudicate e sole. Troppo spesso, infatti,chi vive difficoltà economiche si rivolge prima a familiari o conoscenti (39%), che non hanno le competenze necessarie, invece di affidarsi a interlocutori che possono aiutarli a gestire questa difficoltà. Comportamento che rischia di aggravare la situazione debitoria perchéspesso l’aiuto da una persona cara permette solo di posticipare il problema e non di risolverlo.
“La Giornata Senza Debiti, celebrata il 14 novembre durante il Mese dell'Educazione Finanziaria, ci ricorda che la libertà finanziaria inizia con la consapevolezza e l'azione. In oltre dieci anni di osservazione dell'andamento del debito in Italia, abbiamo visto che le persone che risolvono la propria situazione finanziaria non solo riacquistano accesso al credito, ma recuperano anche fiducia, serenità ed equilibrio sociale. Gestire il debito non è solo una questione di numeri, ma significa ritrovare speranza e fiducia in sé stessi. Ecco perché incoraggiamo tutti: non abbiate paura, fate il primo passo e affrontate la sfida con un piano chiaro e razionale.” – spiegaTomasz Kurr, Ceo di KRUK Italia