AI-Docs è una piattaforma che si inserisce nell’ambiente applicativo senza stressare risorse e infrastruttura aziendale.
SB Italia è pronta a proporre al mercato la propria idea di Intelligenza Artificiale. Questa la notizia che ci portiamo a casa dall’annuale incontro con la stampa della Digital Innovation Company di Garbagnate Milanese. “Proseguiamo nella nostra crescita – afferma Massimo Missaglia, Ceo di SB Italia – (superando le aspettative del fondo Argos Wityu che ne possiede il 70%, ndr) e ora possiamo concentrarci sul valore qualitativo dei progetti”. SB Italia supporta le aziende nella loro trasformazione digitale con soluzioni per la maggior parte sviluppate o integrate in casa, tutte pensate per il miglioramento della produttività e la riduzione dei costi.
Già da un paio d’anni l’azienda dimostra di avere le idee molto chiare per crescere: acquisizioni di realtà a completamento dell’offerta (Doxinet e itAgile), sempre nell’ambito dell’ECM, della gestione documentale e dei gestionali, ed espansione fuori dai confini della Lombardia. “L’acquisizione di ItAgile – prosegue Missaglia -, per esempio, ci ha permesso di inglobarne il portafoglio ma anche di entrare a Roma, in questo modo saremo anche più vicini alla Pubblica Amministrazione, mercato su cui ora intendiamo concentrarci”.
Insomma, idee molto chiare per SB Italia, focus ben definito e la forte volontà di offrire al mercato nuove proposizioni in linea con le richieste. E, non si può non parlare di AI anche con SB Italia.
Luca Rodolfi, BU Manager, Artificial Intelligence & Analytics di SB Italia illustra nei particolari la nuova soluzione AI-Docs. Si tratta di una piattaforma proprietaria e flessibile pensata per valorizzare il patrimonio informativo aziendale, automatizzare i processi, creare contenuti compliant e avere sempre il pieno controllo dei dati, in qualsiasi ambiente risiedano. “Una piattaforma che ci permette di partire avvantaggiati di 50 metri in una gara alla distanza con i competitor – afferma Rodolfi”.
AI-Docs è un motore che raccoglie, elabora, automatizza dati e processi già presenti in azienda con il supporto di use case concreti pronti all’uso. L’idea è di introdurre un layer AI (quasi) invisibile e non di partire da zero con un progetto che potrebbe stressare troppo risorse e infrastruttura.
AI-Docs vuole essere un acceleratore di soluzioni AI, integrando i modelli più avanzati in un’unica piattaforma per la gestione, il controllo e il governo dei dati, con una particolare attenzione a privacy e sicurezza. E, soprattutto, ha l’obiettivo di sfruttare (meglio) i dati aziendali preesistenti. Rodolfi sottolinea: “l’obiettivo di AI-Docs è di valorizzare il patrimonio documentale già in possesso dell’azienda e spesso non totalmente percepito. Un’Intelligenza Artificiale può andare oltre e più in profondità rispetto a una risorsa umana, soprattutto di fronte a documenti non strutturati in modo standard”.
Un esempio? Lo studio legale che possiede un archivio con migliaia di contratti storici può individuare le clausole rilevanti, fare confronti automatici tra le versioni e circoscrivere le criticità sulla base dello storico, il tutto con poche richieste e, praticamente, in tempo reale. Un altro esempio? “Se si desidera identificare la clausola di rinnovo in un contratto di 100 pagine – osserva Rodolfi -, AI-Docs è in grado di fornire rapidamente la risposta. E se, successivamente, è necessario sapere il tempo minimo di preavviso, la piattaforma risponde con prontezza”.
Il manager di SB Italia evidenzia poi le funzionalità distintive di AI-Docs, come la capacità di coordinare e integrare moduli specialistici, ovvero scegliere autonomamente l’approccio migliore e i dati più opportuni, ancora un sistema di ingestion particolarmente efficace per l’elaborazione e la standardizzazione dei documenti e un sistema di analisi del testo ed elaborazione del linguaggio particolarmente accurato.
Ancora, AI-Docs integra un machine learning, un sistema di tagging e validazione e un sistema RAG che contribuiscono tutti ad addestrare il modello in divenire sui dati aziendali, garantiti e senza problemi di normativa. Infine, AI-Docs ha tutti gli strumenti essenziali come la gestione multilingua, il monitoraggio e la gestione dei log, la comunicazione con l’infrastruttura applicativa via API e connettori e un’interfaccia utente intuitivo. E, ovviamente, non può mancare anche l’agentificazione integrata.
A latere del lancio di AI-Docs, Certiquality – ente certificatore fondato da Federchimica e Assolombarda – certifica SB Italia secondo lo standard ISO/IEC 42001, il primo per i sistemi di gestione dell’AI. Lo standard fornisce le linee guida per un approccio etico, sicuro e trasparente nello sviluppo e soprattutto nel rilascio delle tecnologie AI. Ovviamente lo standard si adegua totalmente alle normative e la presenza del bollino diventa una garanzia non solo per il “fornitore” di AI ma anche per il cliente che, per inciso, per la Legge è responsabile di ciò che si mette in casa.
Conclude Pablo Pellegrini, BU Manager Enterprise Content & Process management and BPO di SB Italia: “Siamo particolarmente orgogliosi di essere la prima realtà italiana a portare sul mercato una piattaforma AI che coniuga potenza tecnologica, flessibilità architetturale e sicurezza normativa. Con AI-Docs, le aziende possono mettere a valore i propri dati, automatizzare con intelligenza, creare con coerenza, e farlo in totale controllo”.