Nelle regioni del Sud si colloca il 36% delle famiglie con ISEE sotto i 5mila euro, contro il 24% di quelle del Centro Nord.
Nel corso del 2021 oltre 7,8 milioni di nuclei familiari (corrispondenti al 28% del complesso delle famiglie) hanno richiesto l'ISEE. La crescita rispetto all'anno precedente è del 3% e rappresenta un deciso rallentamento rispetto all'incremento record del biennio precedente (+20% annuo). Con il nuovo dato si registra un ulteriore rialzo del massimo storico dall'introduzione dell'ISEE. Questo è quanto si legge nel Rapporto di monitoraggio ISEE relativo all'anno 2021, elaborato sulla base di un campione rappresentativo di Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU), che fornisce un quadro di sintesi sull'attuazione della disciplina dell'Indicatore con cui si misurano le condizioni economiche dei cittadini ai fini dell'accesso alle prestazioni sociali agevolate.
Per la prima volta la percentuale più alta di ISEE nulli non è nel Mezzogiorno. Nelle regioni dell'Italia meridionale tuttavia si colloca il 36% delle famiglie con ISEE sotto i 5mila euro, contro il 24% di quelle del Centro Nord, con valori medi dell'indicatore pari a 9.300 euro nel Mezzogiorno, a fronte di circa 13mila nel resto del Paese.
Nel 2021, il numero di famiglie che presenta un ISEE corrente, prendendo a riferimento i redditi relativi a un periodo di tempo più ravvicinato per renderlo più aderente al reale stato di necessità del nucleo familiare continua a crescere, per effetto congiunto dell'ampliamento del campo di applicazione dell'ISEE corrente e della crisi economica legata alla pandemia.