Secondo un'indagine Confcommercio-Format sui giovani imprenditori, peggiorano i ricavi, l'occupazione e la capacità di far fronte al fabbisogno finanziario.
Resta molto alta la percentuale di giovani imprenditori che ravvisano un peggioramento nell'andamento dell'economia italiana nel suo complesso (il 75,3%); in flessione la fiducia sull'andamento delle imprese "giovani" del terziario. Peggiora l'andamento dei ricavi (per il 59,1% sono diminuiti), dell'occupazione (per il 33,6% si è ridotta), la capacità di riuscire a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario (il 25,9% dei giovani imprenditori non c'è riuscito). In flessione la percentuale di giovani imprenditori che rispetto al passato effettueranno investimenti: solo il 19% dichiara che li farà nei prossimi due anni. Resta particolarmente bassa (9,5%) la percentuale delle imprese "giovani" del commercio, del turismo e dei servizi che hanno chiesto un prestito in banca. La stretta creditizia tarda a rallentare: cala la percentuale di imprese che ottengono il credito con un ammontare pari o superiore rispetto alla richiesta (23%), mentre cresce la quota di imprese che si sono viste accordare un credito inferiore rispetto a quello richiesto e di quelle che non se lo sono viste accordare (61,7%). Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono da un'indagine realizzata dai Giovani Imprenditori di Confcommercio-Imprese per l'Italia, in collaborazione con Format Ricerche, sul sentiment dei giovani imprenditori del terziario rispetto alla situazione economica del Paese.
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