Red Hat sta lavorando su una declinazione della propria distribuzione Linux per le architetture Arm a 64 bit, che stanno iniziando a diffondersi fra i vendor di server, a cominciare da Hp (gamma Moonshot) e Dell. La mossa appare naturale, vista l’ampia diffusione dell’ambiente Rhel (Red Hat Enterprise Linux) nel mercato dei server e un interesse crescente, che si radica soprattutto nella possibilità di abbassare notevolmente i consumi. Va notato che il kernel Linux 3.7 già supporta i chipset a 64 bit di Arm, fin dall’uscita a fine 2012. Inoltre, la comunità Fedora, animata anche da Red Hat, ha annunciato che la nuova versione dell’Os comunitario, disponibile in versione beta, abbia un engine che supporta Arm come architettura primaria, allo stesso livello di x86. Red Hat è poi membro anche di Linaro, un gruppo di industriali la cui missione è lo sviluppo di tool e middleware per le architetture Arm.
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