ISV ha introdotto una procedura interamente rinnovata ai fini della concessione dei visti di ingresso per lavoro autonomo a cittadini non UE che intendono avviare, individualmente o in team, una startup innovativa nel nostro Paese.
È stato pubblicato
il nuovo rapporto trimestrale di monitoraggio dedicato al programma
Italia Startup Visa(ISV), schema di migrant entrepreneurship curato dal Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con i Ministeri degli Esteri e dell’Interno, per potenziare l’ecosistema nazionale dell’innovazione.
Attivo dal 2014, ISV prevede una procedura di concessione del visto per lavoro autonomo semplificata, digitale e bilingue a beneficio dei cittadini non UE che intendono avviare, individualmente o in team, un’
impresa innovativa in Italia.
Le candidature sono valutate
da un Comitato di esperti, presieduto dal Direttore Generale per la Politica Industriale del MISE. È composto dai presidenti di cinque organizzazioni chiave dell’ecosistema nazionale dell’innovazione: PNICube per gli incubatori universitari, IBAN per i business angel, AIFI per i fondi di venture capital, APSTI per i parchi scientifici e tecnologici, NetVal per gli uffici di trasferimento tecnologico.
Al 30 settembre 2019 si registrano
471 candidature, provenienti da 49 Paesi, con un tasso di approvazione del 51,2%. La Russia continua a guidare la classifica dei Paesi più rappresentati, in termini sia di domande pervenute (101) che approvate (73).
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ImpresaCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.