L’oppositore numero uno al progetto di uscita dalla Borsa dell’azienda texana propone una nuova offerta con l’appoggio di SouthEastern.
Non sembra per niente facile decidere di lasciare la presenza in Borsa dopo una presenza lunga qualche decennio. È quanto sta capitando a Dell, che da quando ha reso pubblico il proprio intento si è trovata a dover fronteggiare l’opposizione in particolare di Carl Icahn, uno dei principali azionisti della società. Ricordiamo che l’operazione di delisting dovrebbe passare per una sorta di buyout messo in atto dal fondatore Michael Dell, con l’appoggio de gruppo Silver Lake, pronti a comprare le azioni al prezzo di 13,65 dollari ciascuna, per una transazione del valore totale di 24,4 miliardi di dollari.
Icahn ha dall’inizio giudicato insufficiente la quotazione proposta e si è lanciato in un’offerta alternativa, con il sostegno della società di gestione SouthEastern Asset Management. L’ultima versione della proposta punta a versare agli azionisti un valore (per titolo) di 12 dollari in contanti o in nuove azioni valorizzate 1,65 dollari ciascuna. L’operazione sarebbe finanziata in parte utilizzando la liquidità dell’azienda e su nuove emissioni per un valore di 5 miliardi di dollari. Dell resterebbe così quotata in Borsa.
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