Dal prossimo 14 settembre le aziende che faranno pubblicità su Google in Europa potranno utilizzare i marchi come parole chiave.
Google aggiorna le proprie policy che regolano l'utilizzo dei marchi in Europa e nell'area europea di libero scambio (Efta);la decisione arriva in seguito a una
sentenza della Corte di Giustizia Europea emessa lo scorso marzo.
L'attivazione della policy partirà dal prossimo 14 settembre e permetterà alle aziende che fanno pubblicità su Google in Europa di
utilizzare i marchi come parole chiave. Significa, per esempio, che quando un utente digiterà il nome di un'azienda che produce televisori, potrebbe trovare informazioni pubblicitarie da parte di rivenditori, siti d'opinione e venditori di seconda mano, oltre agli annunci di altri produttori.
Secondo le direttive adottate in precedenza da Google in Europa, i titolari di marchi potevano presentare un reclamo per impedire l'associazione del loro marchio con annunci pubblicitari di terze parti.
La modifica alle policy in merito all'utilizzo dei marchi in Europa
si allinea a quelle già adottate dall'azienda in altre parti del mondo. Dal 2004 gli inserzionisti possono infatti utilizzare marchi di terze parti
in USA e Canada, dal 2008 nel Regno Unito e Irlanda dal 2008 e dal maggio 2009 in
molti altri paesi.
Qualora
un titolare di un marchio ritenesse che la pubblicità di terze parti, associata al suo marchio, possa confondere gli utenti sulla provenienza dei beni e servizi pubblicizzati,
potrà fare una segnalazione a Google.
Se Google accerta che quello specifico annuncio genera confusione negli utenti sull'origine dei beni e dei servizi pubblicizzati, l'inserzione verrà rimossa.
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