La società ha pubblicato il report mensile sulla diffusione di spam del mese di giugno. Ecco le principali evidenze emerse.
McAfee ha pubblicato il
report mensile relativo al mese di
giugno; come ogni mese sono evidenziate
statistiche e
analisi inerenti alla
diffusione di spam.
Il report mette in luce come
una minor propagazione di spam non equivalga a un numero minore di vittime;
Dal report emerge anche che:
- Lo spam su
Obama, dopo aver raggiunto livelli record, è calato del 90% immediatamente dopo il suo insediamento;
- Lo spam più diffuso del mese è relativo all'
influenza suina. Lo spam che ha preso spunto dall'influenza A/H1N1 ha inciso per il 3% sul livello globale di spam nel mese di maggio, con un balzo da zero a oltre 5 miliardi di messaggi al giorno in soli sei giorni;
- Il
picco annuale di spam è in ritardo: il consueto picco di marzo non si è infatti presentato. Tra l'1 e l'8 aprile i volumi globali di spam sono quasi raddoppiati passando da un periodo di tre mesi di livello basso a quattro mesi di livello elevato;
- Lo spam ha fatto suo il "meglio" del
phishing: sfruttamento del brand, immagini e argomenti tratti dai titoli;
- Il
volume dello spam ha raggiunto una media del 9% dallo scorso maggio; riportando i valori a prima della chiusura di McColo.
Il report inoltre rivela che gli
spammer devono considerare se indirizzare email di dimensioni maggiori a pochi destinatari (con una probabilità di successo inferiore), o grandi quantità di email di dimensioni minori (con una percentuale di successo maggiore).
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