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Assinform approva il piano di E-Government 2012

L'Associazione nazionale delle imprese d'informatica valuta positivamente il Piano di E-Government 2012, presentato ieri dal Ministro Brunetta. Può essere una manovra anticiclica e di modernizzazione del Paese; a patto di tempi certi di spesa e di attuazione, su progetti prioritari.

Tecnologie
Ennio Lucarelli, Presidente di Assinform valuta favorevolmente il "Piano di E-Government 2012" presentato ieri a Roma dal Ministro Brunetta. E afferma: "Come Associazione nazionale delle imprese d'informatica riteniamo un passo estremamente positivo il rilancio, nell'agenda di governo, del tema dell'e-government, attraverso un intervento che ha il merito di voler rappresentare uno sforzo di razionalizzazione di progetti in essere e di nuovi progetti e servizi da sviluppare per la modernizzazione del Paese". "Potenzialmente il Piano - continua Lucarelli - che ambisce a raggiungere l'obiettivo di avere in Italia un sistema di e-government diffuso ed efficiente nel 2012, può funzionare da manovra anticiclica per contrastare la crisi in atto e stimolare nel Paese un circolo virtuoso, con la creazione di domanda qualificata di infrastrutture tecnologiche avanzate  e sviluppo d'innovazione informatica sul territorio".  "A patto che - sottolinea il Presidente di Assinform - i finanziamenti destinati ai progetti vengano reperiti e spesi in tempi brevi su progetti ben mirati in modo da garantire risultati concreti". Ennio Lucarelli individua però una serie di aspetti critici nel Piano che, se non approfonditi, potrebbero compromettere il raggiungimento degli obiettivi  previsti. Da una parte la scarsa copertura finanziaria del Piano, dichiara Lucarelli, che oggi può contare solo su poco più del 20% delle risorse necessarie, può essere motivo di allungamento dei tempi di attuazione dei progetti che rischiano, così, l'obsolescenza tecnologica prima di essere completati; dall'altra la grande molteplicità e varietà di progetti senza una precisa scala di priorità, che leghi gli interventi fra di loro e ai temi strategici per il Paese, fanno temere finanziamenti a "goccia", con il ripetersi di esperienze fallimentari già percorse". 
Assinform da parte sue vuole contribuire attivamente nelle sedi istituzionali a un efficace approfondimento del Piano e proporre i miglioramenti più utili.   
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