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Innovazione e ricerca guidano l’espansione di Res

Accanto all’acquisizione del system integrator Pgb, la società ha potenziato le relazioni con le Università e investito in alcune start up, nell’ambito del progetto Res Academy.

Trasformazione Digitale
Il 2016 è stato per Res un anno di conferme e consolidamento. L’azienda specializzata nei progetti di ottimizzazione dei sistemi informativi, con una forte presenza soprattutto nel mondo finanziario, telco e pubblico, ha proseguito lungo la linea tracciata nell’anno precedente, rafforzandosi per linee esterne, ma soprattutto concretizzando il progetto Res Academy, orientato al supporto dell’innovazione e della ricerca.
Sul primo fronte, è stata messa a segno l’acquisizione di Pgb, un system integrator che indirizza più res---mario-bonelli.jpgmeno gli stessi mercati, ma dal punto di vista applicativo e di sviluppo: “Si tratta di una realtà complementare alla nostra – commenta Mario Bonelli, amministratore delegato di Res – che ci consente oggi di affrontare progetti di ampio respiro, in termini di sviluppo e riorganizzazione tecnologica. Dopo aver completato l’operazione e aver creato un’apposita società partecipata, possiamo contare oggi su un volume d’affari di circa 8 milioni di euro e un organico passato da poco più di 50 a circa 100 collaboratori”.
Il progetto Res Academy, varato nel 2015 e strutturatosi all’inizio dello scorso anno come rete d’impresa, ha invece trovato le prime concretizzazioni, tanto sul fronte della ricerca pura che su quello del sostegno a start up innovative. Nel primo caso, è stato finanziato un progetto coordinato da Silvia Figini, professore associato di Statistica presso l’Università di Pavia, sul Risk Data Science, che ha prodotto analisi di alto livello, già presentate ad alcune importanti banche italiane. La software house ha anche aderito al programma Plus dello stesso istituto accademico, creato per consentire a studenti magistrali di accedere a un semestre o anno aggiuntivo di ricerca con inserimento diretto  in azienda. In collaborazione con il prorettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto, è stato creato il Res Institute for Data Science (Rids), allo scopo di individuare progetti consulenziali o di ricerca applicata da proporre alle aziende lombarde eventualmente interessate. Per questa entità è stato anche stanziato un finanziamento di 200mila euro nei prossimi quattro anni.

Le ricadute tecnologiche sulla Res Suite

Il lavoro svolto in termini di ricerca avrà ricadute dirette sullo sviluppo della Res Suite, in particolare sulla nuova Enterprise Version, attesa per la fine del 2017: “Da quanto prodotto in ambito accademico ricaviamo un trasferimento tecnologico per il quale abbiamo creato un apposito team interno – precisa Bonelli-. Nella nuova release del nostro prodotto di punta, saranno così integrate tecnologie per l’analisi di grandi moli di dati e per il miglioramento delle capacità predittive nella gestione di sistemi informativi complessi”. In seguito ai risultati ottenuti, Res ha deciso di finanziare ulteriori sviluppi nella ricerca per l’approfondimento di modelli sempre legati al rischio finanziario, in particolare sull’internazionalizzazione delle imprese e in campo assicurativo.
Nella rete d’impresa Res Academy, inoltre, sono state già inserite due start up, individuate anche grazie alla collaborazione con l’Università di Bergamo. Shouter, in particolare, è una realtà che ha creato una app indirizzata ai locali dove si suona e riproduce musica, con la possibilità di far diventare dj gli avventori, creando playlist e socializzandole. U-Go!, invece, ha studiato un progetto di car pooling applicato ai contesti universitari, per ridurre i tempi di trasferimento fra le abitazioni degli studenti e l’istituto di riferimento. A queste giovani realtà e alle altre che seguiranno, Res offre la possibilità di entrare nella rete d’impresa, partecipando al capitale e alla governance, ma con l’intento di facilitarne la crescita dal punto di vista industriale, con tempi anche medio-lunghi.
Nel 2017, Res proseguirà lungo il solco già tracciato. Una nuova acquisizione è allo studio, nell’ambito delle applicazioni verticali e l’obiettivo è portare il volume d’affari a 10 milioni di euro, destinati a diventare 20 nell’arco di tre anni. Sul fronte dell’Academy, oltre al già citato Rids, sono in corso contatti con altri sei gruppi di startupper, in contesti molto differenziati fra loro e l’intento è di integrare due o tre nuove realtà nel corso dell’anno.
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