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Banche, Abi: sofferenze ai minimi da tre anni, mutui in ripresa

Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese risulta pari a 1,56%, era 1,53% il mese precedente (5,48% a fine 2007).

Mercato e Lavoro
Dal rapporto mensile dell'Abi risulta che a fine maggio 2017 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.800 miliardi di euro è nettamente superiore, di quasi 86 miliardi, all'ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.714 miliardi di euro.
Dai dati di maggio 2017, emerge che i prestiti a famiglie e imprese sono in crescita su base annua di +0,8%, consolidando il miglioramento della dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere. Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese (calcolati includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad. esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).
Sulla base degli ultimi dati ufficiali, relativi ad aprile 2017, si conferma la ripresa del mercato dei mutui. L’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,4% rispetto ad aprile 2016 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento).
A maggio 2017, i tassi di interesse applicati sui prestiti alla clientela si collocano, su livelli molto bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,79%, minimo storico (2,81% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007).
Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese risulta pari a 1,56%, era 1,53% il mese precedente (5,48% a fine 2007).
Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si attesta al 2,12%, (2,13% ad aprile 2017, 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso.
In Italia i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a fine maggio 2017, di quasi 58 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a +4,3% su base annuale), mentre si conferma la diminuzione della raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, per quasi 53,6 miliardi di euro in valore assoluto negli ultimi 12 mesi (pari a -14,5%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra a maggio 2017 una lieve crescita su base annua pari a +0,2%, era -0,1% il mese precedente. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è cresciuta da 1.549 a quasi 1.714 miliardi di euro, segnando un aumento – in valore assoluto - di quasi 165 miliardi.
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