Autore: Redazione ImpresaCity - Tempo di lettura 5 minuti.
In caso di problemi di visualizzazione del video cliccare qui
Come per la maggior parte delle aziende tecnologiche dell’IT, anche per Dynatrace questo 2025 è stato contrassegnato dagli sviluppi legati al boom dell’Intelligenza Artificiale: se una tecnologia promette di diventare così pervasiva per le imprese, è logico che i suoi impatti sull’IT debbano essere al centro anche delle politiche di monitoraggio, ottimizzazione, observability. “L'anno scorso – conferma Emanuele Cagnola, Vice President Italia e Switzerland di Dynatrace - il tema centrale per noi era stato l’osservabilità end-to-end: di questo si parlava, e peraltro si parla ancora, con i nostri clienti. Oggi si parla di AI observability e di business observability: in sostanza dare al top management gli strumenti per avere una chiara visibilità di come stanno funzionando i loro sistemi. È un elemento che diventa sempre più centrale ed è collegato, noi riteniamo, al cercare un'ottimizzazione della produttività interna: cercare benefici e ritorni, non solo costi crescenti dovuti al numero infinito di prodotti utilizzati attualmente nelle organizzazioni. Prodotti che poi, anche per l'avvio di tutte le iniziative collegate all’AI, si moltiplicano”.
Dynatrace non è certamente nuova ai temi dell’Intelligenza Artificiale ed anzi la adotta già da molti anni. Il suo motore di AI – Davis – ha già parecchia esperienza alle spalle e si prepara ora ad abbracciare anche i nuovi sviluppi del mondo AI. “Il primo rilascio di Davis risale a oltre dieci anni fa – ricorda Cagnola – e i suoi algoritmi di Intelligenza Artificiale di tipo causale si sono arricchiti, nel corso di questi anni, per una ovvia evoluzione, di funzioni predittive e generative”. Le novità di Dynatrace in questo ambito ora riguardano l’AI observability, con l’obiettivo di “portare una piena osservabilità end-to-end anche sui workload e sugli agenti di AI, come su tutto il mondo degli LLM”, spiega Cagnola.
Ma non solo: Dynatrace lavora anche per semplificare l’integrazione delle sue piattaforme con i nuovi ambienti di AI agentica di terze parti che le aziende stanno già implementando. “È fondamentale per noi costruire queste integrazioni”, sottolinea Cagnola, perché realizzarle significa tra l’altro rendere ancora più fluido l'intero processo di implementazione dell’AI, grazie alla capacità di rilevare anomalie nelle performance e nel dialogo tra agenti AI diversi e di “poterle risolvere attraverso un workflow di automazione completamente automatico”. Lo stesso vale “per le fasi embrionali delle iniziative di AI, quindi nei primi stadi di sviluppo e di messa in esercizio”.

Tra le priorità delle aziende che hanno portato avanti un percorso di potenziamento dell’observability non c’è ovviamente solo l’AI. Anche una componente già molto nota come la gestione e l’analisi dei log assume una rilevanza maggiore se “ibridata” con l’osservabilità, sempre con l’obiettivo di raggiungere una conoscenza il più possibile approfondita e tempestiva del comportamento dell’IT aziendale. “Il log management resta una priorità – conferma Cagnola – e lo sarà ancora di più nel prossimo futuro, perché tutte le organizzazioni si stanno rendendo conto che avere due pillar tecnologici e di know-how separati, tra osservabilità e log management, non è opportuno e bisogna andare verso un loro consolidamento”.
Questo consolidamento – che le piattaforme Dynatrace supportano, mantenendo poi sempre l’apertura verso soluzioni di terze parti – ha ancora una volta lo scopo di supportare l’ottimizzazione e la stabilità dei processi digitali. “Per le aziende utenti significa avere davvero la possibilità di migliorare la produttività dei servizi erogati – spiega Cagnola - perché passano da uno scenario in cui la piattaforma di osservabilità rileva delle anomalie ma si deve usare un'altra piattaforma per avere informazioni specifiche più di dettaglio, a uno in cui quando si identifica una anomalia si hanno subito a disposizione tutte le informazioni”. Pronte anche per l’analisi dell’AI, in particolare grazie alla componenti di Grail.
All’Innovate Roadshow di Roma Dynatrace ha tra l’altro potuto festeggiare ben 15 anni consecutivi di presenza tra i Leader del Magic Quadrant di Gartner per l'observability: non è un risultato da poco, è quello che Dynatrace ha conseguito proseguendo una "tradizione" che data dai tempi delle sue radici Compuware. Mettere in sequenza tutti questi quadranti significa ripercorrere un po' la storia dell'osservabilità e i diversi attori che l'hanno popolata. Esservi sempre presente significa, sottolinea Emanuele Cagnola, "Che il nostro team di sviluppo ha sempre avuto una visione tale da anticipare quello che sarebbe poi successo nel mercato e la capacità di indirizzare nella giusta direzione, di volta in volta, gli sviluppi della nostra piattaforma. Questo ci ha permesso di restare sempre tra i leader del quadrante, cosa che è tutto fuorché scontata". Dynatrace negli ultimi tre anni ha messo in carniere anche un risultato ulteriore: il primato nel quadrante per abilità di esecuzione. "Questo per noi è estremamente importante - rimarca Cagnola - perché l'abilità di esecuzione è legata al feedback positivo dei clienti che effettivamente usano la nostra piattaforma, quindi al fatto che ricavano un valore tangibile dalla piattaforma stessa e dalla partnership che hanno con noi".