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Microsoft, l’AI Lab cresce con nuovi partner e iniziative di formazione

A tre mesi dal lancio di AI L.A.B. arriva un primo bilancio, ed è più che positivo, con 212 progetti sviluppati, il 55% dei quali tramite la rete dei partner

Autore: Edoardo Bellocchi

A tre mesi dal lancio dell’iniziativa AI L.A.B., sviluppata in collaborazione con l’ecosistema dei partner, Microsoft ha condiviso a metà dicembre un aggiornamento delle attività, che sono un pieno svolgimento, con oltre 200 progetti e quasi 30 partner partecipanti. L’iniziativa si arricchisce ora di un nuovo programma di formazione specifico, che partirà a gennaio 2024, e vede anche il continuo investimento di Microsoft nell’area AI, che ha tra l’altro visto a novembre arrivare la disponibilità generale anche in Italia di Microsoft 365 Copilot, il copilota basato sull’AI generativa in grado di amplificare il lavoro delle persone e delle aziende.

Tre mesi super intensi

Sono stati tre mesi super intensi e molto motivanti in cui abbiamo visto l’AI entrare in numerosi casi concreti”, esordisce Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia, spiegando che l’iniziativa è nata anche “sulla base dell'enorme domanda da parte delle aziende che ci hanno chiesto di aiutarle a capire come implementare l'intelligenza artificiale generativa all'interno del loro specifico contesto”.

Le motivazioni economiche alla base dell’iniziativa AI L.A.B., acronimo che deriva da Learn – Adopt – Benefit, sono quelle già espresse al lancio a settembre, e sintetizzate dalle risultanze di uno studio condotto da Ambrosetti per Microsoft, secondo il quale l’impatto dell’AI generativa sul sistema Italia può rivelarsi sia positivo sia per certi versi necessario, soprattutto in un contesto di stagnazione della produttività e di invecchiamento della popolazione.


Vincenzo Esposito, AD di Microsoft Italia

Vantaggi su tutta la linea

La ricerca, molto approfondita, ha anche quantificato i benefici dell’AI generativa sul sistema Paese, facendo notare che a parità di ore lavorate è in grado di generare fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, pari al 18% del Pil italiano. A parità invece di valore aggiunto generato, l’uso di strumenti di AI generativa libererà un totale di 5,4 miliardi di ore che corrispondono, per fare esempi concreti, alla totalità delle ore lavorate in un anno da 3,2 milioni di persone.

Ma come si possono cogliere in concreto tutte le opportunità dell’Intelligenza Artificiale generativa? Lo studio Ambrosetti-Microsoft non ha mancato di sottolineare che l’Italia deve stimolare la digitalizzazione delle imprese, con particolare attenzione alle PMI, e sviluppare le giuste competenze. Secondo la ricerca, per cogliere i benefici stimati dal modello di impatto, pari al 18% del PIL, è necessario accelerare la digitalizzazione di più di 113mila PMI del Paese.

Parallelamente, investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze diventa cruciale per preparare la forza lavoro all’inserimento e utilizzo aziendale di soluzioni di AI: all’Italia mancherebbero infatti 3,7 milioni di occupati con competenze digitali di base e 137mila iscritti in più a corsi di laurea ICT per abilitare l’implementazione delle soluzioni di AI generativa nel tessuto economico italiano.

Cinque scenari

Oltre a questo, da uno studio di IDC sviluppato in collaborazione con Microsoft su un campione di 100 aziende italiane che hanno pianificato l’integrazione dell’AI all’interno dei loro processi, è merso che ogni dollaro investito in progetti legati all’Intelligenza Artificiale produce nel Paese un ritorno sull’investimento pari a 3,14 dollari. Il 72% del campione ha già portato a termine il processo di implementazione di soluzioni di AI, il 53% ha indicato dai tre ai sei mesi il periodo necessario a una effettiva integrazione dell’AI nei processi aziendali.

Sono cinque gli scenari di implementazione rilevati come più frequenti: l’AI viene integrata nei flussi di lavoro per aumentare la produttività delle organizzazioni e delle persone, per automatizzare in modo intelligente i processi di business, liberare la creatività e l’ingegno umano, per potenziare i servizi ai clienti migliorando le relazioni e per organizzare, esplorare e ricercare informazioni e dati aziendali in modo più efficiente e ottimizzata.


Focus sulla formazione

Non è quindi una caso se a poco meno di tre mesi dal lancio l’iniziativa AI L.A.B amplia ulteriormente la sua portata, innanzitutto con l’avvio previsto a gennaio 2024 di Ital.IA L.A.B., un programma di formazione sull’AI generativa, sviluppato in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, aperto a tutti i lavoratori, persone in cerca di occupazione e studenti dai 16 anni di età nel nostro Paese. Il progetto si traduce nella creazione da parte di Microsoft Italia insieme a Fondazione Mondo Digitale, di 20 hub distribuiti su tutto il territorio italiano ma con particolare concentrazione nel Sud Italia e nelle periferie delle grandi città, dove i partecipanti potranno seguire percorsi di formazione personalizzati e gratuiti sulle opportunità e i benefici dell’AI generativa. Obiettivo di Ital.IA L.A.B. è quello di raggiungere oltre 8000 persone tra studenti, lavoratori e persone in cerca di occupazione.

Inoltre, Microsoft Italia ha anche annunciato AI L.A.B. for Digital Entrepreneurs: un programma specifico pensato per le PMI e le startup che hanno già avviato percorsi di innovazione e che vogliono acquisire un ulteriore vantaggio competitivo grazie alle nuove tecnologie con un focus particolare al potere trasformativo portato dall’Intelligenza Artificiale generativa.


Sara Anselmi, Direttore della Divisione Global Partner Solutions di Microsoft Italia

Il ruolo dei partner

Questi due pillar si aggiungono ai tre già esistenti, ovvero gli AI L.A.B. per le Imprese, per i Professionisti e per gli Studenti, che al momento, fanno sapere in Microsoft, hanno raggiunto un totale di 200 professionisti, collaborazioni con cinque atenei e oltre 110 aziende. Sono attualmente oltre 200 gli scenari di innovazione, per l’esattezza 212, soprattutto nel settore Retail e Finance, in corso di valutazione e sviluppo presso aziende nel nostro Paese anche grazie al contributo dell’ecosistema dei partner Microsoft, come ha ricordato dal palco Sara Anselmi, Direttore della Divisione Global Partner Solutions di Microsoft Italia.

A proposito dell'ecosistema dei partner, cui si deve il 55% dei progetti AI sviluppati, all’evento di metà dicembre è stato annunciato ufficialmente l’ingresso di nuovi partner nell’ambito delle iniziative di AI L.A.B. per le Imprese: 4wardPRO, Computer Gross, Esprinet, Insight, Leonardo, NTT Data, ProgeSoftware, Softjam, SoftwareOne, TD Synnex, VarGroup si aggiungono ad Accenture, Agic Group, Almawave, Altitudo, Avanade, Avvale, Capgemini, Engineering, EY, Hevolus, Jakala, Mesa, Porini/DGS, PWC, Reply, Prometeia e Trueblue.

Infine, c’è stato lo spazio per un’interessante roundtable sugli scenari di adozione sviluppati nel contesto del programma AI L.A.B., alla quale hanno preso parte i rappresentanti di Nexi, Siae e Tinexta, che non hanno mancato di suscitare l’interesse dell’uditorio raccontando le esperienze di innovazione fin qui compiute con l’utilizzo dell’AI generativa,


In Microsoft vediamo l’AI generativa come un copilota sempre al nostro fianco, in grado di amplificare il lavoro di persone e aziende e liberare il nostro tempo da attività di routine, dando più spazio all’ingegno umano e alla creatività. Occorre però guidare le imprese e le persone a orientarsi in questi nuovi scenari affinché possano trarre il maggior beneficio da questa nuova tecnologia, comprenderne il potere trasformativo e le opportunità, mantenendo alta l’attenzione chiaramente sugli aspetti etici e sullo sviluppo responsabile di queste tecnologie. In soli tre mesi, attraverso il programma AI L.A.B., insieme ai nostri partner abbiamo raggiunto 111 aziende e avviato 212 progetti di AI generativa, mettendo a disposizione delle imprese l’accesso alla tecnologia e percorsi di formazione personalizzata per sfruttarne tutte le potenzialità. Siamo di fronte a un’occasione senza precedenti, a un cambio di paradigma come non si era mai visto prima e vogliamo aiutare l’Italia a crescere con il digitale”, ha concluso Vincenzo Esposito.

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