Le Lighthouse Plant di ABB sempre più verso l’Industria 5.0

Dopo aver abbracciato lo Smart Manufacturing, ABB punta alla Supersmart Society con progetti che si concentrano sulle persone, sulla resilienza e sulla sostenibilità.

Autore: Valerio Mariani

Prosegue a pieno regime l’evoluzione di ABB verso il modello Industria 5.0. “Un modello – afferma Massimiliano Cifalitti, Hub Division Manager Europe di ABB – che ci trasporta dal paradigma dell’informazione distribuita a quello della 'supersmart society'. Un passaggio ormai necessario a causa dell’involuzione dell’ambiente in cui si opera a cui si sono aggiunte le turbolenze: pandemia, maggiore sfruttamento delle risorse e la guerra”.

Se l’Industria 4.0 si basava sul concetto di Smart Manufacturing, con lo sviluppo di progetti di automazione industriale, l’introduzione di robot e sensori, la transizione verso l’IIoT, il ricorso a piattaforme applicative basate su algoritmi di Intelligenza Artificiale, di ambienti cloud e di strumenti di Analytics, oggi ABB vuole spingersi oltre, grazie alla tecnologia e al digitale come unici abilitatori.

Al centro del modello Industria 5.0 che ABB sta già applicando nei suoi siti produttivi, trasferendolo poi nei progetti per i clienti e lungo tutta la filiera di produzione, ci sono le persone, la resilienza e la sostenibilità. Si prosegue nella trasformazione delle tre fabbriche di Dalmine (Bergamo), Frosinone e Santa Palomba (Roma), che hanno già raggiunto il riconoscimento di Lighthouse Plant da parte del Ministero dello Sviluppo Economico attraverso il Cluster nazionale Fabbrica Intelligente.La sede ABB di FrosinoneIl risultato arriva dopo rilevanti investimenti in processi, competenze e tecnologie sui siti ABB, in cui si producono interruttori di Media e Bassa Tensione. Il contributo specifico che differenzia ABB riguarda la capacità di sviluppare e testare internamente nuove soluzioni per una distribuzione elettrica evoluta da proporre ai clienti italiani.

Il polo di Dalmine – spiega Fabio Golinelli, Advanced Processes and Technologies Manager di ABB – è un riferimento mondiale per la produzione di interruttori e quadri a Media Tensione, mentre a Frosinone e a Santa Palomba, in particolare, sviluppiamo e produciamo interruttori a Bassa Tensione. Le tre Lighthouse Plant oggi si configurano a tutti gli effetti come poli dimostrativi reali di soluzioni totalmente digitali”.

Largo, dunque, già con il passaggio al modello Industria 4.0, a flussi autonomi di mobilitazione delle linee produttive e robot collaborativi, e all’utilizzo delle stampanti 3D per la componentistica, oggi ancora in lotti contenuti, ai Digital Twin e all’utilizzo degli analytics per la manutenzione predittiva e il controllo di qualità.

Le mosse di ABB per la Supersmart Society

Tutto questo, in fondo, non è altro che l’evoluzione dell’Industria 4.0 che procede di pari passo con quella della tecnologia. Ma, come detto, fare Industria 5.0 non è questo. Significa mettere al centro le persone, modificare i processi per renderli adattabili alle continue mutazioni degli elementi a contorno e realizzare tanta sostenibilità. Per questo si è già partiti con iniziative “standard” per la riduzione delle emissioni: dal ricorso alle energie rinnovabili alla realizzazione di sistemi di produzione energetica autonoma, l’analisi puntuale dei dati e l’elettrificazione delle flotte, ma non solo.

A Frosinone, per esempio, è stato raggiunto l’obiettivo “zero rifiuti” di produzione secondo i principi dell’economia circolare, che presto saranno estesi a un progetto più ampio. L’intenzione è di sostituire gli interruttori obsoleti con kit di retrofit insieme al recupero e riciclo degli interruttori sostituiti, raggiungendo l'80% di riciclo delle materie prime. Grazie alla disponibilità di oltre tremila versioni di kit di retrofit per interruttori di bassa tensione (di diversi produttori), ABB permette ai clienti che vogliono riutilizzare i quadri installati di beneficiare delle funzionalità digitali presenti sui kit di retrofit. In questo programma, ABB coinvolge i partner per il ritiro e il riciclo degli interruttori sostituiti. Il bilancio delle emissioni dell'intero processo, compreso il trasporto, è carbon-neutral, compresa la compensazione per la CO₂ in eccesso.

Forte è l’impegno a costruire sostenibilità insieme a tutti gli stakeholder: clienti, ma anche fornitori e soprattutto dipendenti. Partono, così, progetti di assessment rivolti ai partner per costruire una roadmap di sviluppo secondo questi paradigmi. Cosa produci, come lo produci, quanto produci, come distribuisci: insomma che garanzie di sostenibilità fornisci? Queste le domande, a cui la filiera deve dare risposte precise e puntuali.

E la resilienza? Massimiliano Cifalitti sottolinea che “Ai fenomeni illustrati in precedenza dobbiamo aggiungere anche l’imprevedibilità della domanda. Per questo ci muoviamo verso lo sviluppo del Double Sourcing, realizzando fabbriche gemelle in luoghi diversi di tre continenti. In questo modo, i siti produttivi gestiscono i picchi di produzione secondo una collaborazione vicendevole e tempestiva”. Altro modo di reagire ai cambi di scenario traumatici è lo sviluppo di un’organizzazione realmente agile che sia capace di prevedere i problemi e di affrontarli con la creazione immediata di task force interfunzionali.

Nella rivoluzione aziendale di ABB le persone giocano un ruolo determinante. I dipendenti sono i primi a essere coinvolti nel raggiungimento dell’obiettivo della totale elettrificazione della flotta aziendale entro il 2030. Sono previsti incentivi per l'installazione di stazioni di ricarica ABB per tutti gli assegnatari di auto aziendali e un accordo per facilitare l'accesso alla ricarica elettrica. Inoltre, “collaboriamo attivamente con le parti sociali per raggiungere una flessibilità lavorativa dinamica" prosegue Cifalitti. Ma le iniziative rivolte ai dipendenti, e al contesto sociale dei luoghi di produzione, sono veramente tante: dal welfare alla formazione rivolta anche alle nuove generazioni, dall’attenzione al benessere psicofisico alla Ricerca e Sviluppo in collaborazione con gli Atenei italiani.


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