Lamentele sul licensing dai clienti Oracle

Facendo seguito a una ricerca sul campo, l’organizzazione Campaign for Clear Licensing ha fatto pervenire ai vertici dell’azienda una lettera con critiche piuttosto pungenti.

Autore: Redazione ImpresaCity

Il tema del licensing software nelle aziende complesse è un fattore storico di preoccupazione e spesso sono gli stessi vendor a non semplificare le cose, tant’è che ci sono realtà come SoftwareOne cresciute proprio come consulenti per le aziende su questo fronte.
L’organizzazione senza scopo di lucro Campaign for Clear Licensing (Ccl), basata nel Regno Unito, ha deciso di portare all’attenzione dei vertici aziendali di Oracle i fattori di maggior preoccupazione indicati dai propri clienti. Facendo seguito a una ricerca condotta lo scorso anno su cento aziende (56 in Europa), dove l’88% si dichiarava scontenta o molto scontenta dei rapporti con il vendor, Ccl ha preparato una lettera aperta nella quale esorta i destinatari a prendere adeguate misure per migliorare la fiducia dei clienti e rispondere alle preoccupazioni legate alla strategia definita di “lock-in” da parte del vendor.
Fra i motivi di lamentela indicati, spiccano le frequenti richieste di audit alle quali è difficile dare una risposta e per le quali spesso si rivelano inefficaci gli stessi servizi di gestione delle licenze forniti da Oracle. Le modifiche ai contratti, poi, sarebbero spesso comunicate male e basate su informazioni datate. Il vendor viene anche accusato di favorire scelte di licensing utili a migliorare il fatturato, ma a discapito delle esigenze dei clienti.

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