Lenovo, ancora un trimestre positivo per utili e fatturato

Decimo quarter consecutivo di crescita della redditività, con le attività non PC che contano adesso per più di un terzo del totale: il commento del management italiano

Autore: Edoardo Bellocchi

Ormai Lenovo è abbonata ai risultati più che positivi. E anche il secondo trimestre dell’anno fiscale in corso non fa eccezione, con una redditività in miglioramento anno su anno per il decimo quarter consecutivo. L'utile netto è infatti cresciuto del 6% anno su anno a 541 milioni di dollari e il fatturato del Gruppo è cresciuto a 17,1 miliardi di dollari, con un aumento del 3% su base annua a valuta costante.

Per Lenovo, questi risultati dimostrano che la nostra previsione strategica, la resilienza operativa e gli investimenti coerenti in motori di crescita diversificati ci hanno preparato bene per tempi difficili. Indipendentemente dal fatto che i nostri mercati tradizionali siano in piena espansione o in contrazione, Lenovo mantiene costantemente i propri impegni e supera le aspettative del mercato", è il commento ufficiale di Yuanqing Yang, Presidente e CEO di Lenovo.

Business diversificati

Se questi sono i principali numeri finanziari, ci sono però altri dati che è interessante notare: da una parte l’aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo del 15% su base annua nel trimestre, anche sulla base dell’impegno di Lenovo volto a raddoppiare gli investimenti R&D a medio termine, e dall’altra il fatto che le attività non basate su PC ora rappresentano oltre il 37% delle entrate totali del gruppo.

Parte da quest’ultimo dato il commento che Emanuele Baldi, Executive Director Italia di Lenovo, fa con ImpresaCity, sottolineando che trarre più di un terzo dei ricavi dai business non legati ai PC “è il risultato di scelte intraprese negli anni, colte ad avere un business in primo luogo diversificato, e in secondo luogo top to bottom, ovvero il secondo porto, cioè in grado di soddisfare tutte le esigenze dei clienti. In altre parole, avere un business che si espande e cambia mix, ribilanciando correttamente il nostro business complessivo anche alla luce del fatto che il mercato dei PC sta cambiando, e vede nuove offerte derivanti sia da scelte strategiche sia da acquisizioni, è l'ambizione di Lenovo, sia a livello globale sia a livello locale”.

OneLenovo

Si tratta, prosegue Emanuele Baldi, di una strategia che “non è solo passata attraverso acquisizioni di prodotti, ma anche da un modello di go to market che abbiamo introdotto già ormai da più di un anno, chiamato Lenovo 360, in cui le diverse realtà dell'azienda operano in modo sempre più unito. L’idea è di massimizzare le sinergie tra la componente infrastrutturale che in questo momento guida la crescita del mercato e le componenti di informatica individuale, quelle che vanno dalla workstation al personal computer e allo smartphone”. I risultati lo dimostrano: “dopo un anno di integrazione che ha visto anche un comprensibile periodo di rodaggio, adesso le sinergie stanno diventando strutturali e i risultati si vedono, sia sul canale dei rivenditori sia sulla collaborazione sempre più attiva”, conferma Baldi.


Emanuele Baldi di Lenovo

PC in cambiamento

Nel dettaglio, l’area Intelligent Devices Group (IDG) ha mantenuto una redditività del 7,4% e ha rafforzato la sua posizione globale come azienda di PC numero uno al mondo, dove ha la leadership in quattro aree geografiche su cinque, ed è chiaramente il numero uno nel segmento commerciale che rappresenta circa il 65% del mix di ricavi dei PC di Lenovo. In Italia, i risultati nell’area PC sono stati in linea con quelli globali, evidenzia Emanuele Baldi: “è stato un ottimo trimestre, così come tutto il primo semestre, dove al di là di una crescita dei volumi determinata dal fatto che il mercato dopo la forte crescita degli ultimi due anni si è riposizionato, attestandosi comunque su valori superiori a quelli pre-pandemia

In questo quadro, il mercato dei PC è decisamente cambiato, secondo Baldi: “è cambiato in termini di volumi complessivi, perché l'utilizzo dei PC, sia in azienda sia a casa, si è modificato e ha acquisito uno spazio superiore a quello che aveva precedentemente. Ma anche la tipologia del personal computer è cambiata, sia per gli utenti privati sia per quelli aziendali: è soprattutto il caso delle PMI, che prima guardavano tendenzialmente a prodotti entry level per eseguire operazioni basiche, mentre oggi acquistano prodotti tecnologicamente più avanzati. E qui la nostra sfida è quella di portare la tecnologia all'utenza con un impatto economico il più limitato possibile, sempre nell’ottica ‘Smarter Technology for all’, che è la nostra guida strategica”.

Sempre più as a Service

Anche l’area Solutions and Services Group (SSG) ha mostrato ricavi in crescita, del 26% su base annua, migliorando ulteriormente il suo margine operativo al 21,4%, con tutti i segmenti hanno di nuovo prodotto un'elevata redditività e una forte crescita, mentre per la prima volta, i ricavi da soluzioni e servizi non legati all'hardware rappresentano più della metà delle attività dell’area SSG. Si tratta di un riflesso del forte focus sull’area as a Service, che Lenovo presidia con il brand TruScale e che ha visto un deciso ampliamento dell’offerta nel corso dell’ultimo periodo.


Alessandro De Bartolo di Lenovo

Tendenza edge computing

Di tutto rilievo anche il trimestre dell’area Infrastructure Solutions Group (ISG), che ha fatto registrare ricavi record di 2,6 miliardi di dollari, in crescita del 33% su base annua, con un utile operativo che ha raggiunto il massimo storico di 36 milioni di dollari, segnando il quarto trimestre consecutivo di redditività. Da notare che i segmenti Cloud Service Provider e Enterprise/SMB hanno entrambi superato le previsioni di mercato, mentre i ricavi dell'Edge Computing sono quasi quadruplicati e lo storage è più che raddoppiato anno su anno, stabilendo entrambi nuovi record.

Anche se è una nicchia che sta esplodendo i numeri del segmento edge sono ancora piccoli, essendo sistemi di costo contenuto”, fa notare Alessandro De Bartolo, Country General Manager e AD Infrastructure Solutions Group Italia di Lenovo, spiegando che “più che la quantità conta la qualità dei progetti che si stanno delineando in ambito edge computing, anche a livello italiano, e che vedono affiancarsi tecnologie di intelligenza artificiale e promettono interessanti sviluppi”.

Si tratta anche qui di “un ottimo esempio delle ottime ricadute dei nostri continui investimenti in R&D e anche delle sinergie date da Lenovo 360, in quanto le soluzioni edge uniscono componenti client e componenti server infrastrutturali, che ci permettono di proporre soluzioni end to end ai clienti. Nel complesso, direi che si tratta di un ambito di mercato che ci darà molte soddisfazioni, anche in Italia”, conclude Alessandro De Bartolo.


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