Marzocchi Pompe e Horsa, l’ERP nei processi industriali con SAP

Competitività ed efficienza fanno sempre più rima con digitalizzazione, nell’esperienza di una campione del Made in Italy manifatturiero che ha adottato un ERP di nuova generazione

Autore: Edoardo Bellocchi

Quello di Marzocchi Pompe è il tipico volto del Made in Italy manifatturiero che compete e vince sui mercati internazionali. Una competitività che si conquista e si mantiene giorno per giorno, grazie anche a una continua trasformazione digitale, cui contribuiscono anche le soluzioni giuste, come è il caso dell’ERP di nuova generazione targato SAP, implementato dal partner Horsa. Con sede principale in Emilia, il Gruppo Horsa è un system integrator molto attivo in numerosi ambiti tra cui il manifatturiero, e vanta una rilevante practice sulle soluzioni SAP, grazie anche alla business unit dedicata Horsa RUN. Dei vantaggi della digitalizzazione dei processi industriali con le soluzioni SAP ne parliamo con Davor Petrovic, Marketing and Communications Manager di Marzocchi Pompe e con Marco Astolfi, Senior Director e Presales and Offering Manager di Horsa.

70 anni di eccellenza

Tracciando un breve identikit di Marzocchi Pompe, società che ha sede alle porte di Bologna e presenza in tutto il mondo, Davor Petrovic racconta che “quando nel 1949 i fratelli Marzocchi fondano l'azienda, inizia il nostro percorso verso l'eccellenza dell'idraulica, in un primo tempo molto legato alle sospensioni, prima di motociclette e successivamente anche di mountain bike. Negli anni 60 l’azienda si sviluppa soprattutto attorno alle pompe idrauliche a ingranaggi esterni che tuttora rappresentano il nostro core business: si tratta di quelle ’piccole’ attrezzature che consentono all'olio di circolare e, essendo molto versatili, permettono di essere installate all'interno di molti circuiti idraulici. Tra i quali vi sono quelli del mondo dell'automotive e non solo, come macchine da costruzioni, movimento terra, macchine agricole e soprattutto quelli utilizzati nel mondo industriale, dalle mini centraline a tutti i macchinari fissi come possono essere quelli per il packaging. Nel 2019 festeggiamo i nostri 70 anni con l’ingresso in Borsa, cui si accompagna una serie di fasi per affrontare le nuove sfide dei nostri mercati di riferimento”.

A tutta digitalizzazione

Il 2019 rappresenta un anno focale nella storia di Marzocchi Pompe, non solo per la quotazione in Borsa, ma anche per una decisa svolta verso la digitalizzazione spinta, “iniziando tutta una serie di investimenti che durano ancora adesso”, racconta Petrovic, spiegando che la scelta dell’ERP SAP S/4HANA nasce dall’esigenza di essere sempre più data-driven, ovvero di “avere a disposizione dati certi e live, 24 ore su 24, andando oltre al sistema da tempo in uso, che non ci permetteva di esprimerci al 100%, sia dal punto di vista dell'analisi dei dati, sia in relazione al nostro tipo di produzione, che talvolta prevede anche la fornitura di pochi pezzi per progetti molto speciali”.

La soluzione è stata implementata dal system integrator Horsa, come racconta Marco Astolfi: “l’idea era quella di realizzare un sistema in grado di soddisfare tutte le nuove esigenze di Marzocchi Pompe, che la soluzione in uso non era più in grado di supportare. Abbiamo quindi condotto un quick assessment intervistando i principali responsabili, per individuare gli obiettivi del progetto. Il risultato è stato quello di proporre un progetto ERP basato su SAP S/4HANA che coprisse sostanzialmente tutti i principali processi dell'azienda, dalla produzione alla spedizione, la gestione dei lotti delle matricole che per Marzocchi Pompe, soprattutto nel mondo automotive, diventa fondamentale. Senza naturalmente tralasciare la parte Finanza e Controllo di gestione, che necessita costantemente di analisi il più possibile puntuali e accurate”.

La revisione dei processi

Un altro aspetto rilevante del progetto realizzato è quello che ha portato a una revisione dei processi aziendali, con una sorta di Business Process Reengineering favorito dalle best practice SAP: “Marzocchi Pompe utilizzava una soluzione ERP di livello internazionale, ma forse troppo customizzata”, evidenzia Asolfi, spiegando che “fin da subito abbiamo deciso di impostare il progetto secondo una logica di standardizzazione dei processi, quindi sfruttando al massimo quelle che sono le best practice contenute all'interno di SAP S/4HANA, con la configurazione prevista per le aziende che lavorano nella componentistica industriale, oltre che nell'automotive ma non solo. In sostanza, non abbiamo lavorato solamente sul sistema, ma anche sulle persone e ovviamente sui processi stessi, per fare in modo che la scelta di SAP fosse veramente un valore aggiunto e fosse recepita da tutti come tale”. Per quanto riguarda i tempi, “siamo nell’ordine dei dieci mesi: un progetto veloce e anche soddisfacente, in quanto siamo partiti dal giorno uno senza particolari problemi. Per fare un solo esempio, le spedizioni in magazzino, che sono sempre tra le aree più critiche, hanno cominciato subito a lavorare a regime”, aggiunge Marco Astolfi.

Sviluppi futuri

L’adozione del nuovo ERP basato su SAP S/4HANA da parte di Marzocchi Pompe porterà a ulteriori sviluppi, conferma Petrovic, spiegando che “attualmente siamo presenti più di 50 Paesi nel mondo con due filiali, una negli Stati Uniti e un’altra in Cina, e con più di 800 clienti, ma intendiamo essere ancora più vicini ai nostri clienti. Per questo, Horsa ci ha proposto una soluzione di e-commerce, basata sulla tecnologia della piattaforma cloud di SAP, che si divide in due momenti: il primo, che è già in atto, è quello di creare un canale per i nostri distributori, direttamente collegato al sistema SAP, all’interno del quale ogni nostro distributore possiede un proprio profilo, in modo da essere in grado di inserire autonomamente una parte dell'ordine e avere tutto lo storico”.

Infine, “il secondo step del progetto e-commerce prevede una soluzione per i privati, così da raggiungere tutti i clienti non coperti attualmente, in quanto situati in Paesi dove i nostri distributori da soli non arrivano”, conclude Davor Petrovic.


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