HiSolution, un 2022 a tutto tondo

Nuova organizzazione e strategie trasversali per HiSolution, per soddisfare le necessità delle imprese di ogni dimensione

Autore: f.p.

Le esigenze tecnologiche delle imprese italiane possono avere molti punti di contatto, è però innegabile che le grandi aziende si muovono in maniera molto diversa dalle PMI, quando si tratta di digitalizzazione. Per questo HiSolution ha deciso di darsi una struttura più mirata che in passato, in modo da veicolare la propria offerta - storicamente in campo telecomunicazioni, networking, data center e UCC - in maniera specifica per target di clientela. Tutto sulla spinta di un 2021 che ha portato buoni risultati economici (un fatturato di 4,2 milioni di euro, in crescita del 20% sull’anno precedente) e in quanto a clientela (+10% rispetto a una base consolidata di oltre 350 clienti).

Buone premesse, insomma, che aprono la strada a un 2022 di ulteriore crescita grazie proprio alla nuova focalizzazione, più strutturata. "Nella nostra crescita abbiamo ovviamente sempre ascoltato i clienti finali - spiega Luca Coturri, CEO di HiSolution - partendo dall'analisi delle loro esigenze. Sinora però avevamo mantenuto trasversali le parti commerciali, di delivery e di marketing. Ora invece ci siamo organizzati in tre business unit che per molti versi agiscono come se fossero tre aziende distinte". Perché le differenze tra le necessità da soddisfare, a seconda dello specifico cliente, richiedono approcci specifici.

"Le aziende grandi e medio-grandi - spiega Coturri - sono già strutturate e hanno competenze interne. Di solito hanno necessità di competenze verticali aggiuntive e ci ingaggiano su progetti specifici. Anche diversi per ogni cliente, ma perlopiù affrontando un argomento alla volta". Alle aziende di medie dimensioni HiSolution si rivolge di solito in partnership con i carrier: "Noi ci siamo specializzati su determinati temi tecnologici e qui il nostro valore aggiunto è legato principalmente a progettazione, implementazione, supporto remoto", sintetizza il CEO. Infine, le PMI: "Queste hanno necessità di servizi pacchettizzati - racconta Coturri - in un'ottica a 360 gradi, con il vantaggio che in caso di qualsiasi problema facciamo da unico punto di contatto".
Luca Coturri, CEO di HiSolutionLa struttura che HiSolution ha definito nel corso del 2021 e con cui inizierà il 2022 riflette queste differenze e distinzioni. Lelanet è la divisione dedicata al segmento delle PMI: mette la connettività al centro della propria filosofia di vendita e offre servizi as-a-Service e soluzioni chiavi in mano. La business unit Technology è focalizzata sulle aziende enterprise, offrendo servizi a valore e di integrazione con un deciso contenuto tecnologico. Babel è la ex business unit Consulting: si rivolge al mondo Top Enterprise, in particolare con un servizio di consulenza basato su una piattaforma software destinata alla gestione delle gare ICT e della governance dei costi e dei servizi dei fornitori.

Le direttrici del 2022

Le direttrici di crescita delineate per il 2022 derivano dai segnali che il mercato ha lanciato a HiSolution nel corso di questo periodo. "Siamo cresciuti molto nella parte tecnologica, acquisendo clienti che non chiedono solo soluzioni preconfezionate ma sempre più una attività di integrazione, per combinare in generale i servizi di comunicazione e UCC con la loro organizzazione", sottolinea Coturri. Queste attività di integrazione toccano in particolare la business unit Technology.

Babel punterà invece sul potenziamento della omonima piattaforma per la gestione degli acquisti ICT (più funzionalità nel modulo di governance, il rilascio del modulo di provisioning) e più in generale guarda all'ampliamento delle attività consulenziali in ambito cloud. Novità anche per Lelanet, con in primo piano gli aspetti legati alla mobility: tutti i servizi per le PMI verranno erogati as-a-Service e in mobilità. Qui c'è ampio spazio di crescita in campo UCC, dato che molte PMI durante i lockdown hanno attivato servizi di base di collaboration e comunicazione ma senza poterli integrare con il resto della loro IT.
"Qui tutto dipende dal cliente finale", sottolinea Coturri: "Se per il core business dell'azienda la comunicazione conta poco, le soluzioni entry vanno bene, ma non le forniamo noi, e non c'è necessità di servizi evoluti. Per le aziende che invece vedono nella UCC un asset importante, c'è spazio per soluzioni che noi diamo in modalità as-a-Service e per l'integrazione di elementi che spesso mancano nelle soluzioni di base, come la reportistica".

Trasversali a tutte le business unit di HiSolution restano le competenze nello scouting di soluzioni tecnologiche e i servizi di supporto offerti dal NOC, gestito direttamente. Per il primo aspetto, Coturri sottolinea che HiSolution ha un rapporto costante con vendor tecnologici noti e meno noti. "Come system integrator - spiega - ci prepariamo e ci certifichiamo sulle tecnologie e sulle piattaforme più importanti. Come advisor dei clienti medio-grandi, ci troviamo spesso a valutare le soluzioni dei loro fornitori. Valutare le caratteristiche delle tecnologie e dei servizi sul mercato fa parte del nostro mestiere".

Il Network Operation Center di HiSolution è nato praticamente con l'azienda - solo due anni dopo, nel 2007 - ed è diventato un elemento man mano sempre più importante. Offre tra l'altro servizi di monitoraggio H24 dei sistemi e dei device dei clienti, più altre componenti di monitoring attivo e proattivo che sono sempre più apprezzate perché "le aziende esternalizzano una quota crescente di servizi - spiega Coturri - e hanno poi bisogno di qualcuno che risolva i problemi nella loro erogazione".

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