5G: Iliad cerca di frenare l'accordo Fastweb - Wind Tre

Iliad intenderebbe bloccare la condivisione delle reti tra Fastweb e Wind Tre, frenando il loro sviluppo 5G

Autore: f.p.

Iliad avrebbe chiesto a un tribunale di annullare l'accordo che Fastweb e Wind Tre hanno raggiunto per la condivisione delle rispettive reti. Lo segnala l'agenzia Reuters. Citando come fonte principale della notizia il documento presentato in tribunale da Iliad per richiedere il blocco dell'accordo. Non ci sono al momento altre conferme della notizia. Nè da parte di Fastweb e Wind Tre. Nè da parte della stessa Iliad.

Sempre secondo Reuters, il prossimo 12 febbraio ci sarà la prima udienza conseguente alla richiesta di Iliad. Non sarà sul merito della questione. Ma sulla richiesta specifica, da parte di Iliad, di consultare il testo dell'accordo fra i due operatori concorrenti. La prima udienza legata alla validità dell'accordo è attesa invece per il 7 ottobre.

L'accordo tra Fastweb e Wind Tre che Iliad vuole bloccare è stato definito lo scorso giugno. È una partnership pensata per il 5G. Per permettere cioè ai due operatori di arrivare ad offrire servizi 5G prima di quanto avrebbero potuto fare da soli. Fastweb ci mette l'infrastruttura di rete fissa in fibra ottica per collegare le celle 5G. Wind Tre porta in dote la componente più strettamente mobile e gestirà la rete 5G. Le due aziende rimarranno comunque completamente indipendenti.
Non si tratta certo dell'unico accordo di condivisione studiato per il 5G italiano. Anche Vodafone e TIM hanno definito una partnership per la condivisione delle loro 22 mila torri di telecomunicazione in Italia. Un accordo ancora più complesso di quello di Fastweb e Wind Tre. Che ha portato tra l'altro alla fusione di Inwit con Vodafone Towers, creando una "nuova" Inwit aperta alla partecipazione di anche altri operatori.

L'azione legale di Iliad, se confermata, mette in evidenza proprio le difficoltà che gli operatori stanno affrontando nello sviluppo del 5G. Le infrastrutture esistenti devono fare un salto tecnologico importante, in una evoluzione costosa e complessa. Iliad paga un inevitabile ritardo infrastrutturale - è l'operatore arrivato per ultimo in Italia - e questo rende ancora più difficile il lancio del "suo" 5G.

Tra l'altro, nella partita del 5G italiano Iliad è l'unico operatore che non ha stretto alleanze mirate. O almeno non ancora. Senza la possibilità di usare (anche) le infrastrutture di qualche altro operatore, il suo sviluppo è particolarmente rallentato. O meglio: relativamente rallentato. Perché il vero boom del 5G non è previsto concretamente prima del 2021, quindi il lancio dei primi servizi al pubblico oggi è una questione prevalentemente di immagine e di marketing.

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