Hitachi Vantara, lo storage enterprise ha un nuovo cavallo di razza

All’evento Next2019, in corso a Las Vegas, si dipana la strategia DataOps, che poggia anche sulle solide basi del nuovo array all-flash Hitachi VSP 5000

Autore: Edoardo Bellocchi

Las Vegas - Un po’ di enfasi non guasta mai. Dopotutto siamo negli Stati Uniti, ed è così che Next2019, l’evento organizzato da Hitachi Vantara viene definito “la prima smart conference del mondo, dove tutto è smart” dal Chief Marketing Officer della società Jonathan Martin,  aprendo la due giorni di lavori nella sterminata MGM Grand Garden Arena.

Due anni fa, da questo stesso palco, avevamo lanciato Hitachi Vantara, con l’unione tra Hitachi Data System con Lumada e Pentaho, e oggi vediamo un ulteriore step con l’integrazione di Hitachi Consulting”, è invece l’esordio di Brian Householder, CEO di Hitachi Vantara, che fornisce qualche dettaglio di prima mano sulla mossa annunciata il mese scorso, spiegando che “non è una fusione ma un’integrazione delle forze delle due aziende, che porterà a creare ancora più valore per i nostri più di 10mila clienti e oltre 2mila partner in tutto il mondo”.
 

DataOps, metodologia e cambiamento

Hitachi Vantara è “più pronta che mai a supportare tutti i nuovi sviluppi dell’intera infrastruttura dall’edge al core e al multicloud”, prosegue Householder, ribadendo che “visto che tutto parte dai dati, si tratta anche di re-immaginare l’architettura fin dal core, cioè dal data center, traendo dalla nostra esperienza nel business dello storage, dove come noto operiamo da moltissimi anni”.

La chiave di tutto è il concetto DataOps, cioè la gestione dati di livello enterprise per l’era dell’Intelligenza Artificiale, che unisce tutti i flussi di dati dell’azienda per trarne valore lungo l’intera organizzazione. Nelle parole di Hitachi Vantara, DataOps “non è un prodotto, e nemmeno un servizio o una soluzione, ma una metodologia, e insieme un cambiamento tecnologico e culturale, per affinare l’utilizzo dei dati da parte delle aziende, tramite migliore qualità dei dati stessi, cicli più brevi e una gestione dati di livello avanzato”. Solo così, le aziende possono fare la differenza, traendo vantaggi dal potenziale inespresso della grande quantità di dati che ancora non utilizzano ma che possiedono.
 

Solide fondamenta

Le basi, anzi le fondamenta, per abbracciare il concetto DataOps vengono quindi poste al centro dei primi annunci di Next2019, che vedono in primo piano la soluzione formata dal nuovo storage array Virtual Storage Platform (VSP) 5000 insieme al software di gestione Hitachi Ops Center e allo Storage Virtualization Operating System aggiornato.

Ma senza dubbio la grande novità tecnologica dell’evento è la piattaforma storage VSP 5000, i cui dettagli vengono illustrati sul palco da Dan McConnell, Senior vice president of product management for enterprise infrastructure di Hitachi Vantara, che la definisce come la soluzione storage “più grande, più veloce e più affidabile in assoluto”, con tipica enfasi made in Usa. C’è da dire che i dati di targa sono di tutto rispetto, visto che si parla di 21 milioni di IOPS, “il più alto in assoluto dell'intero settore”, e di latenze inferiori ai 70 microsecondi, oltre a una disponibilità dichiarata di otto 9, cioè al 99,99999999, che equivalgono a 316 millisecondi all’anno.
 

Analytics in primo piano

Ma, al di là di questo, vi sono anche altri aspetti che caratterizzano la nuova proposta storage all-flash di Hitachi Vantara: in primo luogo, la presenza di SSD NVMe e SAS, cui si aggiungono le funzionalità di gestione dello storage ora demandate alla nuova versione del “classico” SVOS, Storage Virtualization Operating System, e soprattutto al nuovo software analytics Hitachi Ops Center. Come è stato spiegato sul palco di Next2019, grazie agli analytics, Ops Center accelera l’ottimizzazione della gestione dell’infrastruttura storage, mediante la raccolta e l’analisi di informazioni dalla telemetria, per gestire e proteggere i dati, l’automazione delle azioni e dei compiti quotidiani, e infine la gestione dei dispositivi. 

Ce n’è a sufficienza per affermare che il ritorno di Hitachi nell’ambito dello storage enterprise, con il VSP 5000, noto fino a oggi come Progetto Jupiter e già disponibile, è affidato a un cavallo di razza. La concorrenza è avvertita.

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