Pure Storage estende il servizio Evergreen

L'aggiornamento "fluido" su abbonamento si estende dall'on-premise al cloud, coprendo così gli ambienti ibridi di storage

Autore: Redazione ImpresaCity

Circa quattro anni fa Pure Storage lanciava il modello Evergreen Storage Service, in sintesi una architettura di storage pensata per poter essere aggiornata costantemente e con regolarità, idealmente evitando i problemi e i costi degli aggiornamenti stile "forklift" che richiedono la sostituzione completa degli array per passare a modelli più aggiornati.

L'intenzione di Pure Storage era offrire una opzione di storage "in abbonamento" che garantisse la possibilità di migliorare il proprio parco storage per una qualsiasi delle sue caratteristiche chiave (capacità, prestazioni, densità, connettività e funzioni software) in maniera indipendente dalle altre. O anche per più di una, ma sempre in maniera granulare e secondo le proprie necessità.

L'architettura Evergreen si basa quindi, sin dall'inizio, su una concezione modulare dei componenti di una infrastruttura di storage. Controller, storage flash vero e proprio, backplane di connettività, chassis e software si possono aggiornare e sostituire liberamente perché "poggiano" su un modello software-defined. L'approccio ha convinto gli utenti secondo Pure Storage, che lo usa anche esplicitamente come fattore competitivo nei confronti di Dell EMC.


Ora Pure Storage ha deciso di festeggiare il quarto compleanno di Evergreen Storage Service ampliandone il raggio d'azione. Da servizio incentrato sullo storage on-premise si estende al mondo cloud, con un modello ad abbonamento che copre qualsiasi ambiente ibrido. In questo modo la possibilità di aggiornamento continuo riguarda sia gli array in locale sia le risorse di storage acquisite attraverso i servizi di storage-as-a-service di Pure.

L'obiettivo dichiarato è anche quello di semplificare il passaggio al cloud dello storage aziendale. Si può acquistare storage indifferentemente per l'on-premise o in cloud e farlo rientrare comunque in un abbonamento Evergreen. Nel tempo le risorse in locale o in cloud si possono estendere secondo necessità, anche passandole da un ambiente all'altro, restando sempre nell'ambito dell'abbonamento iniziale. Le cose sono (più) semplici anche perché l'ambiente ibrido così realizzato è tutto Pure Storage: in locale gli array fisici, in cloud il servizio Cloud Block Store basato su AWS. Ma non subito, dato che proprio Cloud Block Store attualmente è in versione beta e debutterà nella seconda metà del 2019.

Tra le novità di Evergreen Storage Service c'è anche la sua estensione alla data protection, ossia all'utilizzo dei sistemi flash di Pure Storage e della sua soluzione ObjectEngine per eseguire backup flash-to-flash in locale e flash-to-cloud. L'architettura flash-to-flash-to-cloud che ne risulta è molto più performante, secondo Pure, delle classiche soluzioni disk-to-disk-to-tape abilitate dalle appliance di backup.

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