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Il parere di Microsoft

Risponde Marco Fischetto, Direttore della divisione Pubblica Amministrazione di Microsoft Italia.

Autore: Redazione ImpresaCity

Quali ostacoli si riscontrano oggi nella diffusione delle innovazioni digitali nel settore pubblico, e quali strategie si rendono necessarie per accelerarne l’adozione e il reale impatto sul cittadino?

La trasformazione digitale di PA e Sanità è una priorità strategica per l'Italia, ma tra i principali ostacoli vi è la carenza di competenze digitali, sia tra i cittadini sia tra i dipendenti pubblici, come emerge dai dati DESI secondo i quali oltre la metà degli italiani non possiede competenze digitali di base. Spesso, inoltre, all’adozione di nuove tecnologie si associa una sorta di resistenza culturale al cambiamento. Questi due temi denotano l’importanza di investire in formazione e cultura e su questo fronte Microsoft è in prima linea per diffondere le competenze giuste per cavalcare il cambiamento e per promuovere un mindset favorevole, dimostrando concretamente i benefici del digitale anche attraverso la condivisione di best practice. Nell’era dell’AI generativa e agentica il nostro impegno è ben esemplificato dal Microsoft AI Lab, il programma per diffondere skill digitali adatte a cogliere le opportunità dell’AI generativa e per supportare aziende pubbliche e private, professionisti e studenti nei processi di adozione dell’AI: nell’ultimo anno oltre 400 aziende hanno aderito all’iniziativa, realizzando più di 600 progetti di AI generativa. A questo progetto si associa l’AI National Skilling Initiative, che si propone di formare 1 milione di Italiani sulle competenze legate all’Intelligenza Artificiale, attraverso strumenti concreti tra cui AI Skills Navigator e AI Skills 4 All, due piattaforme che offrono anche piani di formazione mirati per i dipendenti pubblici e per gli insegnanti. Per i dipendenti della PA, Microsoft ha, inoltre, reso disponibile, insieme a Fondazione Mondo Digitale, un nuovo videocorso in autofruizione – IA4PA: l’intelligenza artificiale al servizio della Pubblica Amministrazione – organizzato in moduli tematici per aiutare a comprendere opportunità e rischi, esplorare progetti di AI già implementati in ambito PA e conoscere alcuni strumenti di intelligenza artificiale generativa. Il corso è fruibile gratuitamente sulla piattaforma FMD Academy e attraverso un test finale consente di ottenere una certificazione. Oltre tre milioni di persone che lavorano nella pubblica amministrazione possono quindi far leva su questo strumento per aggiornare le proprie competenze.

Quali tecnologie e soluzioni digitali state proponendo per supportare la trasformazione digitale della PA o della Sanità?

Microsoft si posiziona come partner strategico nella trasformazione digitale della PA e della Sanità, offrendo un ecosistema di soluzioni basate su cloud, AI, sicurezza e sovranità digitale. In primis il nostro impegno si concretizza attraverso la Cloud Region Italiana, che in una logica di cloud sovrano, garantisce residenza dei dati e conformità normativa e che verrà ulteriormente potenziata grazie al recente investimento di 4,3 miliardi di euro in due anni volto a espandere l’infrastruttura di data center hyperscale cloud e Intelligenza Artificiale e a sostenere un piano di formazione sulle competenze digitali.

La cybersecurity e la compliance sono pilastri irrinunciabili della nostra proposta per la PA: in collaborazione con Leonardo, abbiamo lanciato Microsoft Cloud for Sovereignty, una soluzione dedicata alla protezione dei dati critici della PA, garantendo sicurezza e controllo. Naturalmente anche l’AI è al centro della nostra offerta per PA e Sanità, in linea con la nostra strategia a supporto della crescita del Paese, che grazie a un’adozione pervasiva dell’AI generativa potrebbe beneficiare di un incremento del PIL annuo fino a 312 miliardi di euro nei prossimi 15 anni (+18,2%). La PA potrebbe naturalmente avere ruolo chiave in questo senso e l’AI consente di automatizzare i processi e ottimizzare l'efficienza dei servizi pubblici, ma anche di migliorare la soddisfazione dei cittadini attraverso interazioni più efficaci e personalizzate. Degli esempi arrivano dal recente “Hackathon AI per l'Italia” organizzato insieme a EY, che ha coinvolto 12 enti della PA, che hanno sviluppato prototipi per l’automazione dei processi e il miglioramento dei servizi, grazie all’impiego di soluzioni di AI quali Microsoft 365 Copilot, Copilot Studio e i servizi di Microsoft Azure. Al primo posto si è classificato il progetto Just.IA del Ministero della Giustizia con l’obiettivo di semplificare l’accesso ai servizi di giustizia sulla piattaforma online. Al secondo posto, la soluzione ACT-AI di CSI Piemonte per ottimizzare la creazione di atti amministrativi e al terzo posto il team dell’Università Luiss Guido Carli e della Sapienza con il progetto Salis – EduMentor AI per supportare gli studenti nella definizione di un percorso formativo personalizzato.

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Quali ostacoli si riscontrano oggi nella diffusione delle innovazioni digitali nel settore pubblico, e quali strategie si rendono necessarie per accelerarne l’adozione e il reale impatto sul cittadino? La trasformazione digitale di PA e Sanità è una priorità strategica per l'Italia, ma tra i principali ostacoli vi è la carenza di competenze digitali, sia tra i cittadini sia tra i dipendenti pubblici, come emerge dai dati DESI secondo i quali oltre la metà degli italiani non possiede competenze digitali di base. Spesso, inoltre, all’adozione di nuove tecnologie si associa una sorta di resistenza culturale al cambiamento. Questi due temi denotano l’importanza di investire in formazione e cultura e su questo fronte Microsoft è in prima linea per diffondere le competenze giuste per cavalcare il cambiamento e per promuovere un mindset favorevole, dimostrando concretamente i benefici del digitale anche attraverso la condivisione di best practice. Nell’era dell’AI generativa e agentica il nostro impegno è ben esemplificato dal Microsoft AI Lab, il programma per diffondere skill digitali adatte a cogliere le opportunità dell’AI generativa e per supportare aziende pubbliche e private, professionisti e studenti nei processi di adozione dell’AI: nell’ultimo anno oltre 400 aziende hanno aderito all’iniziativa, realizzando più di 600 progetti di AI generativa. A questo progetto si associa l’AI National Skilling Initiative, che si propone di formare 1 milione di Italiani sulle competenze legate all’Intelligenza Artificiale, attraverso strumenti concreti tra cui AI Skills Navigator e AI Skills 4 All, due piattaforme che offrono anche piani di formazione mirati per i dipendenti pubblici e per gli insegnanti. Per i dipendenti della PA, Microsoft ha, inoltre, reso disponibile, insieme a Fondazione Mondo Digitale, un nuovo videocorso in autofruizione – IA4PA: l’intelligenza artificiale al servizio della Pubblica Amministrazione – organizzato in moduli tematici per aiutare a comprendere opportunità e rischi, esplorare progetti di AI già implementati in ambito PA e conoscere alcuni strumenti di intelligenza artificiale generativa. Il corso è fruibile gratuitamente sulla piattaforma FMD Academy e attraverso un test finale consente di ottenere una certificazione. Oltre tre milioni di persone che lavorano nella pubblica amministrazione possono quindi far leva su questo strumento per aggiornare le proprie competenze. Quali tecnologie e soluzioni digitali state proponendo per supportare la trasformazione digitale della PA o della Sanità? Microsoft si posiziona come partner strategico nella trasformazione digitale della PA e della Sanità, offrendo un ecosistema di soluzioni basate su cloud, AI, sicurezza e sovranità digitale. In primis il nostro impegno si concretizza attraverso la Cloud Region Italiana, che in una logica di cloud sovrano, garantisce residenza dei dati e conformità normativa e che verrà ulteriormente potenziata grazie al recente investimento di 4,3 miliardi di euro in due anni volto a espandere l’infrastruttura di data center hyperscale cloud e Intelligenza Artificiale e a sostenere un piano di formazione sulle competenze digitali. La cybersecurity e la compliance sono pilastri irrinunciabili della nostra proposta per la PA: in collaborazione con Leonardo, abbiamo lanciato Microsoft Cloud for Sovereignty, una soluzione dedicata alla protezione dei dati critici della PA, garantendo sicurezza e controllo. Naturalmente anche l’AI è al centro della nostra offerta per PA e Sanità, in linea con la nostra strategia a supporto della crescita del Paese, che grazie a un’adozione pervasiva dell’AI generativa potrebbe beneficiare di un incremento del PIL annuo fino a 312 miliardi di euro nei prossimi 15 anni (+18,2%). La PA potrebbe naturalmente avere ruolo chiave in questo senso e l’AI consente di automatizzare i processi e ottimizzare l'efficienza dei servizi pubblici, ma anche di migliorare la soddisfazione dei cittadini attraverso interazioni più efficaci e personalizzate. Degli esempi arrivano dal recente “Hackathon AI per l'Italia” organizzato insieme a EY, che ha coinvolto 12 enti della PA, che hanno sviluppato prototipi per l’automazione dei processi e il miglioramento dei servizi, grazie all’impiego di soluzioni di AI quali Microsoft 365 Copilot, Copilot Studio e i servizi di Microsoft Azure. Al primo posto si è classificato il progetto Just.IA del Ministero della Giustizia con l’obiettivo di semplificare l’accesso ai servizi di giustizia sulla piattaforma online. Al secondo posto, la soluzione ACT-AI di CSI Piemonte per ottimizzare la creazione di atti amministrativi e al terzo posto il team dell’Università Luiss Guido Carli e della Sapienza con il progetto Salis – EduMentor AI per supportare gli studenti nella definizione di un percorso formativo personalizzato.
Quali ostacoli si riscontrano oggi nella diffusione delle innovazioni digitali nel settore pubblico, e quali strategie si rendono necessarie per accelerarne l’adozione e il reale impatto sul cittadino? La trasformazione digitale di PA e Sanità è una priorità strategica per l'Italia, ma tra i principali ostacoli vi è la carenza di competenze digitali, sia tra i cittadini sia tra i dipendenti pubblici, come emerge dai dati DESI secondo i quali oltre la metà degli italiani non possiede competenze digitali di base. Spesso, inoltre, all’adozione di nuove tecnologie si associa una sorta di resistenza culturale al cambiamento. Questi due temi denotano l’importanza di investire in formazione e cultura e su questo fronte Microsoft è in prima linea per diffondere le compet

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