Quali ostacoli si riscontrano oggi nella diffusione delle innovazioni digitali nel settore pubblico, e quali strategie si rendono necessarie per accelerarne l’adozione e il reale impatto sul cittadino?
(Risponde Domenico Uggeri) Per una PA più efficiente nei confronti dei servizi al cittadino è necessario partire da un ripensamento in ottica digitale dei processi interni, partendo dalla gestione del personale. Mi riferisco all’adozione di una piattaforma software che consenta di assegnare in modo preciso e puntuale, grazie a un sistema di workflow documentale, obiettivi, ruoli e attività, con il relativo monitoraggio delle performance. A ciò si deve aggiungere un piano di formazione continua, con software in grado non solo di mappare le esigenze di aggiornamento, ma anche di suggerire i percorsi di crescita e di sviluppo per le risorse dei diversi dipartimenti. Di pari passo con le funzionalità di tipo organizzativo, che comprendono anche strumenti di engagement e di welfare, occorre snellire anche gli aspetti amministrativi, con soluzioni per la gestione di paghe, presenze e turni, arricchite con funzionalità di intelligenza artificiale, capaci di ridurre al minimo le inefficienze e di permettere al personale di dedicare il proprio tempo alle attività “core”, in particolare per quanto riguarda l’evasione delle richieste da parte di aziende e privati.
Per questi motivi, come Zucchetti, abbiamo realizzato una suite di soluzioni HR dedicata espressamente alla PA locale e centrale, con l’aggiunta dei servizi personalizzati di Data Management, azienda del gruppo specializzata in grandi progetti IT.
Quali tecnologie e soluzioni digitali state proponendo per supportare la trasformazione digitale della PA o della Sanità?
(Risponde Paolo Galfione) Per quanto concerne l’ambito della Sanità, la trasformazione digitale parte dall’adozione di soluzioni in cloud che consentono di gestire i servizi informatici al meglio in termini di sicurezza, flessibilità ed efficienza. Con il cloud si aprono numerose opportunità quali per esempio i servizi innovativi basati sull’intelligenza artificiale, come chatbot e virtual assistant, che possono snellire e semplificare il lavoro degli operatori sanitari assistendoli quotidianamente. Inoltre, le tecnologie basate su sensoristica ambientale o wearable trovano oggi interessanti applicazioni nel mondo della telemedicina e sempre più si stanno affiancando all’assistenza tradizionale.
Questi sono alcuni esempi di come le tecnologie possano rispondere ai temi critici del settore, dalle risorse economiche sempre più scarse, alla drammatica carenza di personale che, insieme all’invecchiamento della popolazione, aggrava la situazione di una domanda assistenziale in continuo aumento. Il ruolo di Zucchetti è quello di accompagnare i propri clienti in un percorso di transizione, in qualità di partner digitale, facendosi carico della complessità di gestione dei sistemi informatici attraverso un ecosistema di applicativi in grado di supportare gli operatori nel loro lavoro, liberandoli da attività ripetitive o a scarso valore aggiunto, digitalizzando le informazioni e snellendo la comunicazione all’interno dell’équipe. Un aspetto fondamentale è proprio l’interoperabilità tra i sistemi: grazie a una forte integrazione tra software, dispositivi hardware e AI generativa diventa possibile attivare processi funzionali di raccolta e gestione dati per fornire un concreto supporto al personale sanitario.
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Quali ostacoli si riscontrano oggi nella diffusione delle innovazioni digitali nel settore pubblico, e quali strategie si rendono necessarie per accelerarne l’adozione e il reale impatto sul cittadino?
(Risponde Domenico Uggeri) Per una PA più efficiente nei confronti dei servizi al cittadino è necessario partire da un ripensamento in ottica digitale dei processi interni, partendo dalla gestione del personale. Mi riferisco all’adozione di una piattaforma software che consenta di assegnare in modo preciso e puntuale, grazie a un sistema di workflow documentale, obiettivi, ruoli e attività, con il relativo monitoraggio delle performance. A ciò si deve aggiungere un piano di formazione continua, con software in grado non solo di mappare le esigenze di aggiornamento, ma anche di suggerire i percorsi di crescita e di sviluppo per le risorse dei diversi dipartimenti. Di pari passo con le funzionalità di tipo organizzativo, che comprendono anche strumenti di engagement e di welfare, occorre snellire anche gli aspetti amministrativi, con soluzioni per la gestione di paghe, presenze e turni, arricchite con funzionalità di intelligenza artificiale, capaci di ridurre al minimo le inefficienze e di permettere al personale di dedicare il proprio tempo alle attività “core”, in particolare per quanto riguarda l’evasione delle richieste da parte di aziende e privati.
Per questi motivi, come Zucchetti, abbiamo realizzato una suite di soluzioni HR dedicata espressamente alla PA locale e centrale, con l’aggiunta dei servizi personalizzati di Data Management, azienda del gruppo specializzata in grandi progetti IT.
Quali tecnologie e soluzioni digitali state proponendo per supportare la trasformazione digitale della PA o della Sanità?
(Risponde Paolo Galfione) Per quanto concerne l’ambito della Sanità, la trasformazione digitale parte dall’adozione di soluzioni in cloud che consentono di gestire i servizi informatici al meglio in termini di sicurezza, flessibilità ed efficienza. Con il cloud si aprono numerose opportunità quali per esempio i servizi innovativi basati sull’intelligenza artificiale, come chatbot e virtual assistant, che possono snellire e semplificare il lavoro degli operatori sanitari assistendoli quotidianamente. Inoltre, le tecnologie basate su sensoristica ambientale o wearable trovano oggi interessanti applicazioni nel mondo della telemedicina e sempre più si stanno affiancando all’assistenza tradizionale.
Questi sono alcuni esempi di come le tecnologie possano rispondere ai temi critici del settore, dalle risorse economiche sempre più scarse, alla drammatica carenza di personale che, insieme all’invecchiamento della popolazione, aggrava la situazione di una domanda assistenziale in continuo aumento. Il ruolo di Zucchetti è quello di accompagnare i propri clienti in un percorso di transizione, in qualità di partner digitale, facendosi carico della complessità di gestione dei sistemi informatici attraverso un ecosistema di applicativi in grado di supportare gli operatori nel loro lavoro, liberandoli da attività ripetitive o a scarso valore aggiunto, digitalizzando le informazioni e snellendo la comunicazione all’interno dell’équipe. Un aspetto fondamentale è proprio l’interoperabilità tra i sistemi: grazie a una forte integrazione tra software, dispositivi hardware e AI generativa diventa possibile attivare processi funzionali di raccolta e gestione dati per fornire un concreto supporto al personale sanitario.
Quali ostacoli si riscontrano oggi nella diffusione delle innovazioni digitali nel settore pubblico, e quali strategie si rendono necessarie per accelerarne l’adozione e il reale impatto sul cittadino?
(Risponde Domenico Uggeri) Per una PA più efficiente nei confronti dei servizi al cittadino è necessario partire da un ripensamento in ottica digitale dei processi interni, partendo dalla gestione del personale. Mi riferisco all’adozione di una piattaforma software che consenta di assegnare in modo preciso e puntuale, grazie a un sistema di workflow documentale, obiettivi, ruoli e attività, con il relativo monitoraggio delle performance. A ciò si deve aggiungere un piano di formazione continua, con software in grado non solo di mappare le esigenze di aggiornamento, ma anche di suggerire i percorsi di crescita e di sviluppo per le risorse dei diversi dipartimenti. Di pari passo con le funzionalità di tipo organizzativo, che comprendono anche strumenti di engagement e di welfare, occorre snellire anche gli aspetti amministrativi, con soluzioni per la gestione di paghe, presenze e turni, arricchite con funzionalità di intelligenza artificiale, capaci di ridurre al minimo le inefficienze e di permettere al personale di dedicare il proprio tempo alle attività “core”, in particolare per quanto riguarda l’evasione delle richieste da parte di aziende e privati.
Per questi motivi, come Zucchetti, abbiamo realizzato una suite di soluzioni HR dedicata espressamente alla PA locale e centrale, con l’aggiunta dei servizi personalizzati di Data Management, azienda del gruppo specializzata in grandi progetti IT.
Quali tecnologie e soluzioni digitali state proponendo per supportare la trasformazione digitale della PA o della Sanità?
(Risponde Paolo Galfione) Per quanto concerne l’ambito della Sanità, la trasformazione digitale parte dall’adozione di soluzioni in cloud che consentono di gestire i servizi informatici al meglio in termini di sicurezza, flessibilità ed efficienza. Con il cloud si aprono numerose opportunità quali per esempio i servizi innovativi basati sull’intelligenza artificiale, come chatbot e virtual assistant, che possono s