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Il parere di Oracle

Risponde Simone Marchetti, Business Development Director, Fusion Cloud Applications di Oracle Italia

Autore: Redazione ImpresaCity

Qual è nella vostra percezione, il livello di maturità in Italia delle imprese del manufacturing di fronte alle potenzialità della digitalizzazione?

Le tecnologie disponibili aprono spazi di innovazione che le aziende manifatturiere possono oggi sfruttare al meglio, per vincere le sfide che si trovano sul loro cammino. Come vendor di soluzioni IT, facciamo un enorme lavoro di analisi del mercato per tenere sempre aggiornato il nostro punto di osservazione. Negli anni abbiamo costruito collaborazioni con le più importanti società di consulenza strategica, Università, mondo delle associazioni di categoria e analisti di mercato. Dai continui scambi che abbiamo con questi soggetti e da quanto valutiamo direttamente sul campo, possiamo affermare che anche in Italia sulla digitalizzazione ci sono ancora ampi spazi di miglioramento. Se negli scorsi anni con l’avvento di Industria 4.0 il processo di innovazione sembrava aver preso il via, a partire dalla pandemia e con il successivo susseguirsi di crisi economiche e geopolitiche il passo è decisamente rallentato. L’incertezza che caratterizza lo scenario attuale sta determinando una politica di investimenti molto accorta, con il risultato che le aziende tendono sempre più a valutare progetti di innovazione di carattere puntuale e centrati su temi specifici, spesso di breve respiro. Tale approccio risulta limitante da un punto di vista dei risultati potenzialmente conseguibili con una visione di più lungo periodo.

Nel nuovo scenario, quali aspetti appaiono come i più critici o più urgenti da affrontare e con quali soluzioni e servizi rispondete a queste esigenze?

Le aziende manifatturiere italiane hanno ben compreso che nel prossimo futuro sarà necessario sapersi adattare al cambiamento e, soprattutto, essere in grado di operare in un contesto caratterizzato da fenomeni difficilmente prevedibili. Sicuramente il tema centrale per chi fa manifattura è quello di lavorare per soddisfare al meglio i propri clienti, con prodotti sempre nuovi, esperienze di acquisto soddisfacenti e attività post-vendita in linea con le aspettative, assicurando agli stakeholder le marginalità attese. Oggi questo significa tenere in equilibrio il mondo della finanza aziendale con quello delle operations: in sintesi, utilizzare al meglio le risorse disponibili, garantendo il massimo del risultato. Diventa sempre più urgente implementare modelli organizzativi e tecnologie abilitanti capaci di rispondere a simili esigenze. Come Oracle abbiamo fatto una scelta precisa: fornire ai nostri clienti una suite completa di applicazioni SaaS cloud-native per la digitalizzazione dei processi chiave, con già incorporate le tecnologie più innovative, come AI, anche generativa e agentica, e ML, in modo trasparente e sicuro. Proprio in questa direzione, nei mesi scorsi abbiamo annunciato l’arrivo dei nuovi AI Agent, dei veri e propri compagni di lavoro, per supportare sul piano delle decisioni e dell’esecuzione i processi più rilevanti in ambito Finance, Supply Chain, HR e Sales, e senza esborsi aggiuntivi perché compresi negli aggiornamenti trimestrali delle subscription.

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Qual è nella vostra percezione, il livello di maturità in Italia delle imprese del manufacturing di fronte alle potenzialità della digitalizzazione? Le tecnologie disponibili aprono spazi di innovazione che le aziende manifatturiere possono oggi sfruttare al meglio, per vincere le sfide che si trovano sul loro cammino. Come vendor di soluzioni IT, facciamo un enorme lavoro di analisi del mercato per tenere sempre aggiornato il nostro punto di osservazione. Negli anni abbiamo costruito collaborazioni con le più importanti società di consulenza strategica, Università, mondo delle associazioni di categoria e analisti di mercato. Dai continui scambi che abbiamo con questi soggetti e da quanto valutiamo direttamente sul campo, possiamo affermare che anche in Italia sulla digitalizzazione ci sono ancora ampi spazi di miglioramento. Se negli scorsi anni con l’avvento di Industria 4.0 il processo di innovazione sembrava aver preso il via, a partire dalla pandemia e con il successivo susseguirsi di crisi economiche e geopolitiche il passo è decisamente rallentato. L’incertezza che caratterizza lo scenario attuale sta determinando una politica di investimenti molto accorta, con il risultato che le aziende tendono sempre più a valutare progetti di innovazione di carattere puntuale e centrati su temi specifici, spesso di breve respiro. Tale approccio risulta limitante da un punto di vista dei risultati potenzialmente conseguibili con una visione di più lungo periodo. Nel nuovo scenario, quali aspetti appaiono come i più critici o più urgenti da affrontare e con quali soluzioni e servizi rispondete a queste esigenze? Le aziende manifatturiere italiane hanno ben compreso che nel prossimo futuro sarà necessario sapersi adattare al cambiamento e, soprattutto, essere in grado di operare in un contesto caratterizzato da fenomeni difficilmente prevedibili. Sicuramente il tema centrale per chi fa manifattura è quello di lavorare per soddisfare al meglio i propri clienti, con prodotti sempre nuovi, esperienze di acquisto soddisfacenti e attività post-vendita in linea con le aspettative, assicurando agli stakeholder le marginalità attese. Oggi questo significa tenere in equilibrio il mondo della finanza aziendale con quello delle operations: in sintesi, utilizzare al meglio le risorse disponibili, garantendo il massimo del risultato. Diventa sempre più urgente implementare modelli organizzativi e tecnologie abilitanti capaci di rispondere a simili esigenze. Come Oracle abbiamo fatto una scelta precisa: fornire ai nostri clienti una suite completa di applicazioni SaaS cloud-native per la digitalizzazione dei processi chiave, con già incorporate le tecnologie più innovative, come AI, anche generativa e agentica, e ML, in modo trasparente e sicuro. Proprio in questa direzione, nei mesi scorsi abbiamo annunciato l’arrivo dei nuovi AI Agent, dei veri e propri compagni di lavoro, per supportare sul piano delle decisioni e dell’esecuzione i processi più rilevanti in ambito Finance, Supply Chain, HR e Sales, e senza esborsi aggiuntivi perché compresi negli aggiornamenti trimestrali delle subscription.
Qual è nella vostra percezione, il livello di maturità in Italia delle imprese del manufacturing di fronte alle potenzialità della digitalizzazione? Le tecnologie disponibili aprono spazi di innovazione che le aziende manifatturiere possono oggi sfruttare al meglio, per vincere le sfide che si trovano sul loro cammino. Come vendor di soluzioni IT, facciamo un enorme lavoro di analisi del mercato per tenere sempre aggiornato il nostro punto di osservazione. Negli anni abbiamo costruito collaborazioni con le più importanti società di consulenza strategica, Università, mondo delle associazioni di categoria e analisti di mercato. Dai continui scambi che abbiamo con questi soggetti e da quanto valutiamo direttamente sul campo, possiamo affermare che anche in Italia sulla digitalizzazione ci sono ancora ampi spazi di miglioramento. Se negli scorsi anni con l’avvento di Industria 4.0 il processo di innovazione sembrava aver preso il via, a partire dalla pandemia e con il successivo susseguirsi di crisi economiche e geopolitiche il passo è decisamente rallentato. L’incertezza che caratterizza lo scenario attuale sta determinando una politica di investimenti molto accorta, con il risultato che le aziende tendono sempre più a valutare progetti di innovazione di carattere puntuale e centrati su temi specifici, spesso di breve respiro. Tale approccio risulta limitante da un punto di vista dei risultati potenzialmente conseguibili con una visione di più lungo periodo. Nel nuovo scenario, quali aspetti appaiono come i più critici o più urgenti da affrontare e con quali soluzioni e servizi rispondete a queste esigenze? Le aziende manifatturiere italiane hanno ben compreso che nel prossimo futuro sarà necessario sapersi adattare al cambiamento e, soprattutto, essere in grado di operare in un contesto caratterizzato da fenomeni difficilmente prevedibili. Sicuramente il tema centrale per chi fa manifattura è quello di lavorare per soddisfare al meglio i propri clienti, con prodotti sempre nuovi, esperienze di acquisto soddisfacenti e attività post-vendita in linea con le aspettative, assicurando agli stakeholder le marginalità attese. Oggi questo significa tenere in equilibrio il mondo della finanza aziendale con quello delle operations: in sintesi, utilizzare al meglio le risorse disponibili, garantendo il massimo del risultato. Diventa sempre più urgente implementare modelli organizzativi e tecnologie abilitanti capaci di rispondere a simili esigenze. Come Oracle abbiamo fatto una scelta precisa: fornire ai nostri clienti una suite completa di

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