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Il parere di Microsoft

Risponde Roberto Filipelli, Direttore della divisione Cloud & Enterprise di Microsoft Italia

Autore: Redazione ImpresaCity

Per la vostra percezione del mercato italiano, quali ritenete sia oggi la maturità delle aziende rispetto alle diverse opzioni cloud?

Per il nostro mercato è importante fare un distinguo tra grandi aziende e Piccole e Medie Imprese. Tra le grandi imprese l’adozione del cloud rappresenta una strategia consolidata – tanto che i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano rilevano che il cloud rappresenti la modalità di erogazione del 44% del parco applicativo. Per questi soggetti il Public & Hybrid Cloud nel 2022 è stato il segmento in maggiore crescita (+22%), evidenziando anche la capacità delle grandi organizzazioni di poter investire nelle proprie infrastrutture tecnologiche per gestire un maggior carico di dati.

Per quanto riguarda le PMI lo scenario è sicuramente più frammentato e non tutte queste realtà hanno investito sul digitale. I dati sono però rincuoranti: nel 2022, infatti, il 52% delle PMI ha adottato almeno un servizio cloud e si prevede che nel corso di quest’anno la spesa cloud per queste aziende crescerà del 24%, per un valore di 351 milioni di euro. Per queste aziende, che spesso non hanno ancora definito una chiara strategia di digitalizzazione, è probabile che il primo approccio sia verso una piattaforma di cloud tradizionale, che le aiuti a gestire le attività più essenziali del loro business, così da apprezzare i benefici della tecnologia che in un secondo momento le spinga a evolvere la strategia.

In questa evoluzione, quali esigenze principali esprimono le aziende e come vi proponete di soddisfarle?

Oltre alla sostenibilità economica, nel percorso di trasformazione delle imprese è sempre più cruciale il tema della sicurezza delle infrastrutture e della protezione dei dati sensibili. Microsoft conosce bene i rischi associati agli attacchi cibernetici, che negli ultimi anni sono aumentati esponenzialmente. Le aziende ricercano quindi soluzioni scalabili che consentano un accesso sicuro ai dati e che garantiscono la presa in carico di sicurezza e privacy in linea con le normative e che supportino una gestione più sostenibile delle risorse. Siamo convinti che ci voglia un approccio alla sicurezza olistico e di ecosistema, che tenga conto di una corretta gestione dell’intera infrastruttura. Non si tratta solo di offrire soluzioni tecnologiche, ma anche di fare formazione su questa tema: grazie al supporto del vasto ecosistema di partner Microsoft, puntiamo a sensibilizzare grandi imprese e PMI sulle minacce informatiche e a promuovere la consapevolezza degli strumenti disponibili per proteggere i dati mettendo in pista strategie di cyber resilienza.

Un secondo aspetto di cui ogni azienda oggi tiene conto nel proprio processo di digitalizzazione è il perseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale: se oggi solo il 14% delle organizzazioni end user italiane possiede già una strategia di “Green IT”, un ulteriore 21% di realtà sta iniziando a muovere i primi passi in questa direzione. Il cloud rappresenta uno strumento abilitante anche in termini di sostenibilità e consente di accelerare la crescita del business in maniera sostenibile. I servizi cloud di Microsoft, per esempio, possono rappresentare un’alternativa carbon-neutral e fino al 93% più efficiente rispetto a servizi basati su data center privati. Gli stessi data center Microsoft – tra cui il primo presto disponibile in Italia - sono progettati secondo logiche di sostenibilità e circular economy: a livello globale riutilizzano il 78% dei componenti a fine vita e il restante 22% dei materiali è riciclato.

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