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Il parere di SAP Italia

Risponde Adriano Ceccherini, COO di SAP Italia e Grecia

Autore: Redazione ImpresaCity

In base alla vostra esperienza, quali tecnologie giudicate più importanti per il 2023?

Le imprese di maggior successo si sono rese conto che hanno bisogno di una strategia più solida e affidabile che faccia leva sulla volubilità dei contesti geopolitici ed economici in rapida evoluzione. Partendo da questo assunto, direi che la tecnologia più importante per il 2023 sarà il cloud nel senso più “intelligente” del termine. Se inizialmente infatti le aziende consideravano il passaggio al cloud come una questione di semplice migrazione tecnica, nel 2023 cercheranno di promuovere l’innovazione e la trasformazione per trovare nuove modalità di gestire il business in cloud e crescere nell’incertezza. Gartner identifica tra i 10 trend tecnologici del 2023 le Industry Cloud Platforms, dove SAP è presente con il proprio portfolio, che riconosce e valorizza la specificità di ogni mercato e consente di guidare la trasformazione del business in modo profittevole e sostenibile.

Come seconda tecnologia indicherei la Platform Engineering che aiuta un’impresa a scalare l’innovazione in tempi rapidi, sbloccando processi e dati nelle proprie applicazioni. Tradotta nel nostro mondo significa SAP Business Technology Platform (SAP BTP), che permette di indirizzare un’innovazione continua, riunendo dati e analisi, intelligenza artificiale, sviluppo di applicazioni, automazione e integrazione in un unico ambiente unificato.

Infine, citerei le tecnologie green. Una delle maggiori sfide che il mondo sta affrontando in questo momento è la diminuzione delle emissioni di carbonio. Nel 2023 si attendono continui progressi nell’idrogeno verde, una nuova fonte di energia pulita che produce quasi zero emissioni di gas serra. Vedremo progressi anche nello sviluppo di reti elettriche decentralizzate che hanno il potenziale di democratizzare l’energia in tutto il mondo riducendo al contempo le emissioni di carbonio.

Sempre in base alla vostra conoscenza, a quali sviluppi di mercato si devono preparare le imprese italiane?

Recentemente l’ISTAT ha rilasciato le stime che vedono per il 2023 un rallentamento nel nostro Paese del PIL (+0,4%) rispetto al 2022 (3,9%), e una lieve diminuzione dell’inflazione. Questo significa che ci potremmo trovare di fronte a un quadro macroeconomico non brillante e a uno scenario incerto e imprevedibile. Inoltre, la situazione geopolitica, che purtroppo non offre segnali di cambiamento nel breve termine, spingerà le aziende a investire in tecnologia per aumentare i propri tempi di reazione, migliorare la flessibilità e poter disporre di supply chain affidabili e resilienti.

Un altro tema importante per l’anno prossimo, sarà quello della “gara dei talenti”. In questo caso più che uno sviluppo, le aziende dovranno affrontare una carenza. Secondo Experis, il 76% delle aziende già sostiene di faticare a trovare talenti. Questa situazione potrebbe portare le organizzazioni a non essere in grado di ottenere il giusto ritorno dagli investimenti in soluzioni cloud e tecnologie intelligenti.

Infine, come già evidenziato nella precedente domanda, ritengo che la sostenibilità si confermerà un’area importante per il prossimo anno. La transizione verso un’economia green sta determinando anche un cambiamento del modello occupazionale: aumenteranno i cosiddetti green jobs, che trasversalmente coinvolgeranno tutti i profili professionali.

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