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Il parere di Mobotix

Risponde Alberto Vasta, Country Manager Italia e Malta di Mobotix

Autore: Redazione ImpresaCity

Quali sono oggi le nuove esigenze che si sono venute a creare in ambito Sanità e come vengono soddisfatte dai vendor? 
Come accade spesso, anche da situazioni di emergenza spesso nascono nuove opportunità. Nel settore della videosorveglianza è stato più che mai vero: c’è stata cioè una forte evoluzione in termini di richiesta di nuove applicazioni che vanno al di là della sicurezza fine a sé stessa e che forniscono dati statistici in termini di affluenza delle persone e di monitoraggio dei comportamenti. Applicazioni che l’ospedale non credeva necessarie e che hanno in realtà portato grandi benefici non solo in un contesto di pandemia ma in termini di gestione e di ottimizzazione delle operatività. 

La misurazione della temperatura ha rappresentato forse una sorta di linea di demarcazione sull’evoluzione della videosorveglianza in ambito sanitario, legata a una richiesta di monitoraggio del personale, dei pazienti, degli ingressi e delle uscite, delle aree pubbliche e di qualsiasi potenziale contesto di contagio. Una tecnologia che Mobotix offriva già, ma ciò che è cambiato è stato sicuramente l’approccio dell’utente finale e la consapevolezza di poter sfruttare le stesse soluzioni – magari anche già installate – anche per finalità che si spingono ben oltre a quello del semplice controllo. 

L’intelligenza artificiale, che Mobotix integra all’interno delle proprie soluzioni di ultima generazione, ha permesso a ospedali e presidi sanitari una gestione vera e propria del flusso dei visitatori all’interno dell’ospedale - a partire dal posteggio, fino all’ingresso nei reparti di degenza – e di monitoraggio del paziente. Molte sono le operazioni un tempo affidate agli operatori che oggi vengono gestite col supporto della tecnologia. Grazie a una serie di app sviluppate insieme ai nostri partner tecnologici e integrate all’interno della piattaforma Mobotix7, viene gestito il controllo su temperatura, dispositivi di protezione individuale, assembramenti, distanziamento sociale, riconoscimento facciale.  

Quali le best practice e gli esempi di eccellenza più significativi?

Applicazioni più sofisticate permettono al personale medico di controllare il paziente anche da remoto, intervenendo tempestivamente qualora questi inciampi o cada. Un vantaggio non indifferente sia per la salvaguardia dello stato di salute del malato sia a tutela del personale infermieristico impegnato all’interno di reparti ad alto rischio di contaminazione.

Altre tipologie di app hanno poi permesso una gestione automatizzata degli spazi esterni e interni: dal controllo che il percorso dedicato alle ambulanze e auto mediche sia sgombro da eventuali veicoli che ostruiscono il passaggio, al controllo di aree o reparti dove vi sia un tempo di sosta e di transito limitato o ancora al monitoraggio degli accessi all’interno di zone riservate al personale autorizzato. L’impulso che il settore della sicurezza ha avuto in quest’ultimo anno e la grande spinta innovativa che è partita in primis, per ovvie ragioni, dal settore della sanità, hanno sicuramente portato a una concezione nuova delle telecamere di videosorveglianza che va ben oltre il concetto di controllo, in qualsiasi ambito di riferimento. Esigenze nate da una situazione di emergenza hanno poi rappresentato un beneficio anche in ottica futura.

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