Il parere di Nutanix

Risponde Alberto Filisetti, Country Manager Italy di Nutanix 

Autore: Redazione ImpresaCity

In base alla vostra esperienza sul mercato, come pensate abbia reagito la PA al repentino mutamento di scenario?
La pandemia in corso ha veramente messo tutte le aziende italiane a dura prova, Pubblica Amministrazione compresa. Vero che dal 9 marzo, data del lockdown nazionale, la PA ha dovuto, più di altri, garantire la continuità nell’erogazione dei propri servizi ai cittadini. Sono anni che parliamo di “Digital Transformation” nella Pubblica Amministrazione, un bellissimo termine che sottintende un concetto articolato ovvero lo sviluppo di una società digitale dove cittadini e imprese sono, e devono essere, i beneficiari dei servizi di pubblica utilità e dove la digitalizzazione della PA possa diventare il motore di sviluppo per tutto il Paese Italia cominciando dalla trasformazione tanto della tecnologia quanto dei processi. 

Proprio la trasformazione dei processi e delle organizzazioni è stato spesso un freno a questo percorso. Le realtà che hanno cominciato il processo di trasformazione digitale hanno avuto un impatto relativo dallo stravolgimento della pandemia. Per contro, gli altri hanno potuto beneficiare di risorse, tipicamente di Public Cloud, per far fronte all’emergenza. Volendo rispondere alla domanda in modo secco, mia opinione è che la PA abbia reagito molto bene, come sempre noi italiani sappiamo fare di fronte alle emergenze. Certo è vero che a nulla è servito quanto accaduto se ora non ci fermiamo non solo a riflettere ma soprattutto a mettere in pratica quanto rimasto sulla carta e cominciare fattivamente il percorso di trasformazione digitale affinché questo Paese possa beneficiare di tutti i servizi offerti e che potranno nascere da ulteriori iniziative.    

Quali vedete come sfide prioritarie per la Pubblica Amministrazione centrale e locale per il 2021?
La ricchezza e la forza del Paese è stata da sempre la gestione delle sue diversità e della sua capillarità nell’erogazione dei servizi. Che sia Pubblica Amministrazione Centrale o Locale, la vicinanza ai cittadini, attraverso l’erogazione dei propri servizi, è l’obiettivo da traguardare. Se vogliamo declinare la domanda a un fornitore di tecnologia, la risposta più immediata è che affinché ciò avvenga la Pubblica Amministrazione deve introdurre innovazione.  

L’innovazione nel mercato dell’IT non manca, anzi, forse ve ne è anche troppa. Per contro, i processi di selezione e di acquisizione della Pubblica Amministrazione viaggiano a una velocità molto diversa a quanto evolve la tecnologia e spesso la rendono obsoleta. Sistemi di procurement più snelli e veloci, valorizzazione delle competenze delle persone e infine un approccio all’innovazione che veda coinvolti i relativi player tecnologici con un approccio di vera collaborazione sono a mio parere le sfide per il prossimo anno, sempre declinando la risposta in un ambito prettamente tecnologico. 
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Speciale Pubblica Amministrazione

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