Come sta evolvendo la domanda delle Piccole e Medie Imprese per quanto riguarda le esigenze dettate dalla trasformazione digitale?
Sempre più aziende si stanno rendendo conto che in un contesto globale il fattore della digitalizzazione può fare leva su due assi fondamentali ovvero l’ottimizzazione dei costi e l’aumento di produttività ed efficacia. Chi investe nel digitale è più agile e veloce nel raggiungere i risultati e in un contesto dove la concorrenza è sempre più sentita la velocità è un fattore determinante.


Quali sono i principali elementi, se vi sono, che differenziano le esigenze delle PMI rispetto a quelle delle aziende più grandi? 
Principalmente i fattori sono due: la ricerca di un partner fidato che li guidi in un processo complesso come la trasformazione digitale che non può essere “fatto in casa”, servono troppe competenze trasversali non solo tecnologiche e formarle internamente, oltre che costoso, necessiterebbe di un tempo incompatibile con le esigenze aziendali. 

Dall’altro canto le PMI rispetto alle Enterprise cercano soluzioni già pronte o facilmente implementabili, seguendo l’esempio di altre aziende di settore, pertanto il ruolo delle soluzioni pronte e facilmente adattabili e personalizzabili sono ciò a cui la PMI guarda con più attenzione, per una questione di tempi ma soprattutto anche di costi. In quest’ottica le soluzioni SaaS e i partner che le implementano, sono il mix che le PMI cercano sempre più frequentemente.

Come interfacciarsi al meglio con le PMI nell’azione sul mercato? 
In questo momento in particolare con soluzioni veloci con un ROI evidente nel breve periodo. Serve approcciare progetti dove si accompagna l’azienda che deve sentirsi supportata, non si tratta quindi di vendere una soluzione ma di disegnare assieme al partner scelto un processo a medio o lungo termine.