Il parere di SAP Italia

Risponde Carla Masperi, Chief Operating Officer di SAP Italia e Grecia 

Autore: Redazione SecurityOpenLab

Quali ritenete siano, dal vostro punto di vista, le sfide principali che i CIO italiani si trovano ora davanti?
“Chi governa la digital transformation nella tua azienda”? A) il CEO, B) il CIO, C) Covid-19. È una battuta che è girata in questi mesi, facendo un po’ di ironia ovviamente, ma non siamo molto lontani dalla realtà. In presenza di cambiamenti imposti, vedi millenium bug, crisi finanziaria del 2008, fatturazione elettronica, conformità delle comunicazioni al GDPR, le nostre decisioni e reazioni sono più rapide. Quello dell’e-commerce, del lavoro agile, della riconversione di progetti o catene produttive sono solo alcuni esempi che evidenziano il ruolo fondamentale giocato dalle tecnologie digitali quest’anno. Guardando al medio termine, sono diversi i punti dell’agenda che guideranno l’ordine del giorno dei CIO. Ma di questi quelli che determineranno il futuro delle imprese saranno sicuramente l’evoluzione in un’organizzazione intelligente, lo sviluppo di servizi ed esperienze digitali affidabili per clienti, partner e dipendenti, la definizione del nuovo valore della propria organizzazione all’interno della digital economy.  

Quanto ritenete che l’emergenza Covid-19 abbia modificato le priorità tecnologiche per i CIO italiani?
L’agenda dei CIO a inizio anno conteneva parole chiavi come cloud, semplificazione ed efficienza dei processi, migrazione a sistemi ERP intelligenti. Con il Covid-19 questa agenda è stata rivoluzionata: è cambiato l’ordine delle priorità e sono emerse nuove urgenze. Pensate a quanto sia fondamentale poter disporre oggi di una supply chain forte e stabile che garantisca una business continuity nonostante i limiti della logistica imposti dal Covid-19, oppure pensate all’importanza crescente di instaurare relazioni digitali con i propri clienti e partner basate su fiducia e trasparenza o ancora al poter disporre di piattaforme di e-commerce scalabili e flessibili.  Una priorità nuova, invece che nell’agenda del CIO a inizio anno poteva non essere presente, riguarda il lavoro agile e la nuova enfasi sulla salute e la sicurezza dei dipendenti. Tutti i CIO hanno dovuto rivedere questo tema nel giro di poche settimane, adottando soluzioni software e modelli di comunicazione che prima non erano così consolidati, con un’enfasi particolare sulla sicurezza per l’accesso ai sistemi e alle informazioni aziendali. 

In che modo aziende come la vostra possono affiancare i CIO italiani nell’affrontare le loro nuove necessità?
Le aziende hanno sempre e sempre dovranno affrontare l'incertezza e l'ambiguità. Hanno bisogno di soluzioni che offrano visibilità, conoscenza e risultati prevedibili. Consentendo alle aziende di vedere e agire su tutto ciò che può influire sulle loro operazioni, sulla loro relazione con partner, clienti e dipendenti, le aiutiamo ad affrontare qualsiasi sfida ogni giorno. In questo periodo, abbiamo assistito a tanti cambi in corsa, come la riconversione di catene produttive per la fornitura di mascherine, abbigliamento medicale, disinfettanti; l’estensione dei servizi o il cambiamento di modelli di business. Un’esperienza significativa di come abbiamo aiutato a sostenere il cambio in corsa delle esigenze di un cliente è dato dall’esperienza della Provincia Autonoma di Bolzano. Ad aprile, l’ente locale è riuscito in solo tre settimane a cambiare la destinazione di un progetto IT per avviare una procedura urgente volta ad aiutare professionisti e piccole imprese locali a richiedere i contributi economici pubblici per fronteggiare la crisi. Dopo aver superato con successo lo stress-test della piattaforma, basata su tecnologia SAP, la Provincia Autonoma di Bolzano ha stimato di poter accogliere e rispondere a circa 20mila richieste.
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Le sfide del nuovo CIO

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