Netmind: i molti lati dello smart working

Autore: Redazione ImpresaCity

Nel periodo del lockdown, inizialmente le richieste erano orientate al supporto per reperire notebook, attivare sistemi di collaboration e configurare le postazioni di lavoro con gli adeguati livelli di sicurezza, per permettere una immediata operatività da remoto dei dipendenti. Successivamente sono aumentate però le richieste per capire come approcciare in modo più strategico il tema dello smart working.

Tra i problemi che abbiamo risolto spicca l’utilizzo da remoto di workstation CAD e sistemi di progettazione. Grazie alla partnership con HPE e Citrix abbiamo ingegnerizzato soluzioni VDI che hanno consentito ai progettisti di lavorare da casa con comuni PC, sfruttando tutti i vantaggi della virtualizzazione desktop.

Tutte le risorse necessarie (CPU, RAM, network, storage, GPU, applicativi) sono state centralizzate nel datacenter e anche gli utenti che utilizzano in azienda workstation grafiche possono oggi lavorare da casa, su un comune notebook e con una user experience equivalente a quella della postazione aziendale.

Parallelamente, il nuovo approccio ha permesso al comparto IT da un lato di semplificare la gestione degli endpoint, dall'altro di poter scalare velocemente ridistribuendo le risorse e ottimizzando manutenzione alle macchine e supporto agli utenti.

A cura di Fabio Dallaglio, Sales Executive di Netmind