Il parere di Oracle

Risponde Brad Williams, VP Industry Strategy di Oracle Utilities   

Autore: Redazione ImpresaCity

Quali aspetti in particolare le Utility intendono migliorare attraverso la digitalizzazione?
Le interruzioni legate alla pandemia hanno sottolineato la necessità di concentrarsi sulla trasformazione digitale nella gestione delle risorse energetiche distribuite (DER, Distributed Energy Resources), che garantiscono la stabilità della rete durante lo spostamento del carico. Inoltre, con l’aumento di fenomeni naturali devastanti e le continue minacce alla sicurezza informatica, il settore rischia di rimanere indietro se non tiene il passo con il rapido ritmo del cambiamento. Poiché i DER e i dispositivi domestici intelligenti svolgono un ruolo sempre più importante nello "user journey”, le utility hanno l’opportunità per sfruttare i dati degli utenti che già possiedono per creare connessioni e comunicazioni innovative.  

Per quanto riguarda la gestione delle risorse energetiche, anche l’aumento dell’utilizzo di veicoli elettrici (EV) assumerà un ruolo sempre più importante. Quella dei veicoli elettrici è una crescita che sta esercitando pressione sulle utility perché, se continuerà al ritmo attuale, bisognerà affrontare picchi di carico, come per esempio al termine di una giornata lavorativa quando le persone tornano a casa dal lavoro e collegano i loro veicoli. Basti pensare che un singolo EV ha il potenziale per raddoppiare la domanda di elettricità di una casa, quindi per compensare i carichi sulla rete, le utility devono individuare le necessità dei clienti ed essere in grado di incoraggiarli a ricaricare i veicoli dopo le ore di punta.

Tecnologie a parte, quali sfide anche organizzative devono affrontare i CIO delle utility?
L'industria energetica è e sarà sempre un'industria essenziale: come ha affermato un cliente, "Le utility sono costruite per operare in caso di emergenza". In questo momento, la sfida organizzativa più grande che tutti i CIO e i responsabili delle utility devono affrontare è l'impatto del Covid-19. Il consumo energetico complessivo è diminuito, dato che molte attività non essenziali sono rimaste chiuse oppure operano a capacità ridotta. Ma parallelamente l’uso residenziale è in crescita, in alcuni casi si è osservato un aumento del 20% del consumo. Il ridotto utilizzo di energia nel settore commerciale ha esercitato una maggiore pressione finanziaria sulle utility, alcune delle quali stanno ancora affrontando la crisi del 2008. Ciò ritarderà inevitabilmente alcuni investimenti e i CIO dovranno essere ancora più creativi su come ottenere il massimo valore da un'infrastruttura che invecchia, portare ulteriormente i DER nel mix e lavorare per ridurre le emissioni di carbonio e ripensare le strategie di business.

Secondo Oracle questo potrebbe essere l'anno per il rilancio di progetti su larga scala che porti le utility a utilizzare in modo innovativo i dati a loro disposizione, insieme a significativi miglioramenti in ambito AI, machine learning e IoT, per aumentare l’efficienza dei sistemi già esistenti e raggiungere gli obiettivi in termini di sicurezza, affidabilità e resilienza. 

Come vi proponete nei confronti di questa classe di utenti?
La situazione creata dal Covid-19 sta costringendo anche le utility a ripensare il proprio business per reagire alla perdita di fatturato. Ma, a differenza del passato, ora c’è l’incentivo a introdurre modifiche a vantaggio dei clienti e del settore per i decenni a venire. Per il settore è giunto il momento di cogliere questa opportunità per adottare nuove tecnologie, unitamente a nuove politiche commerciali, in modo da ottenere un sistema che sia flessibile e resiliente. Le utility devono e possono dunque modificare l’approccio ai problemi facendo leva sull’utilizzo di tecnologie all’avanguardia in grado di innovare i processi a beneficio di tutti.
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