Il parere di SAP

Risponde Bertha Bazzoffia, Financial, Manufacturing, Energy and Consumer Industries Sales Director di SAP Italia

Autore: Redazione ImpresaCity

Quali aspetti in particolare le Utility intendono migliorare attraverso la digitalizzazione?
Il settore delle Utility è al centro di un importante cambiamento strategico verso la “green energy”, con investimenti orientati alle fonti rinnovabili e sostenibili. Questa transizione guiderà la trasformazione digitale dell’intero comparto e avrà ricadute profonde. Il movimento “green” richiederà da parte delle utility l’adozione di tecnologie intelligenti per poter offrire soluzioni uniche in aree dove l’efficienza e la trasparenza sono considerati oggi valori non negoziabili. Penso per esempio alla produzione e allo stoccaggio di energia, alla distribuzione dell'acqua, alla raccolta differenziata dei rifiuti, ai processi di procurement.  

In particolare, stiamo osservando alcuni trend nel settore delle Utility che saranno agevolati da strategie di digitalizzazione. Il primo è generato dall’obiettivo di riduzione di emissioni di carbonio e ha implicazioni importanti sull'aumento delle fonti di energie rinnovabili, portando alla produzione di energia da fonti rinnovabili e a nuove sfide per bilanciare domanda e offerta. Il secondo trend riguarda gli utenti finali, che stanno diventando sia produttori sia consumatori di energia, venendo definiti “prosumer”. I prosumer si aspettano prodotti e servizi innovativi che soddisfino le loro esigenze sofisticate, a prezzi competitivi. Per un’utility quindi la capacità di comprendere le esigenze di clienti più preparati e integrare prodotti e servizi di energia end-to-end rappresenterà un elemento di differenziazione fondamentale. Un altro trend emergente riguarda il numero crescente di contatori intelligenti, sensori e altri dispositive, che pongono da un lato nuove sfide e richiedono tecnologie e competenze avanzate ma anche nuove opportunità.  

Tecnologie a parte, quali sfide anche organizzative devono affrontare i CIO delle utility?
Tra le sfide che il CIO di una Utility dovrà affrontare, e che avranno anche ricadute organizzative, posso ricordare la transizione energetica che richiederà una trasformazione dei processi di approvvigionamento, produzione e vendita oltre al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, l’efficienza operativa per chi gestisce asset attraverso processi di digitalizzazione basati su piattaforme IoT, la necessità di monitorare e gestire un bilanciamento della rete e infine, per chi si occupa di vendita, la capacità di gestire un portafoglio sempre più ricco di  servizi e prodotti  extra-commodity.  Infine, una priorità, che sta emergendo più recentemente e con maggior forza nel contesto attuale, consiste nella capacità di misurare e analizzare il sentiment dei clienti e dipendenti, nonché di analizzarne tempestivamente i feedback, rispetto alla percezione del brand, la valorizzazione dei servizi, il customer care, l’attrattività dell’azienda rispetto ai giovani talenti.

Come vi proponete nei confronti di questa classe di utenti?
Da sempre forniamo ai nostri clienti del settore Utility applicazioni aziendali integrate. Questa approfondita conoscenza dei processi core delle Utility ci ha permesso di sviluppare applicazioni di intelligenza artificiale, di automazione dei processi di back office e di analisi predittiva, come parte integrante dei processi di business gestiti dalle nostre soluzioni. Si tratta di un processo semplice di adozione delle cosiddette “tecnologie intelligenti” che rendono distintivo il nostro paradigma di “Intelligent Enterprise”.

L’obiettivo è permettere ai nostri clienti di cogliere più velocemente le opportunità del nuovo scenario, facendo leva su processi di business automatizzati ed efficienti, su insight di business certi, azionabili e disponibili in tempo reale, su network collaborativi con i propri partner, su strategie avanzate di experience management e modelli di business innovativi.
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