Di Flavio Attramini, head of business sales di Epson Italia

Nell’ultimo decennio ci sono stati grandi salti nella tecnologia e nell'innovazione. Le nostre vite e il modo di lavorare sono progrediti in modi che non avremmo mai immaginato dieci anni fa. Se guardiamo ancora più indietro, il posto di lavoro di oggi è in qualche modo irriconoscibile per la generazione che ci ha preceduto - e quello di domani cambierà ulteriormente. In questa fase di grande cambiamento, alcune tecnologie riescono ad avere un incredibile potere di permanenza, mentre altre arrivano e spariscono. Se ad esempio consideriamo la stampa a getto d'inchiostro, scopriamo come questa tecnologia sia stata continuamente rinnovata e sia rimasta rilevante per più di 65 anni.

Oggi l’inkjet rappresenta una parte sempre più rilevante dei 38 miliardi di euro che costituiscono il mercato EMEA delle stampanti per il mondo aziendale. Siamo all'inizio di una grande era tecnologica in cui il futuro del lavoro è pieno di incertezza. E sul luogo di lavoro di domani si sono sviluppate molte diverse teorie, alcune di queste anche di breve periodo. Ma ciò che è certo è che la tecnologia che usiamo sta ridefinendo il concetto di “business as usual".

In un'epoca in cui la tecnologia è ovunque e ci circonda, i progressi tecnologici cui stiamo assistendo portano a maturare aspettative per una maggiore produttività ed efficienza, oltre che per costi e impatto ambientale più bassi. Quindi è essenziale avere fiducia sul fatto che la tecnologia scelta sia l'opzione migliore per portare a compimento il nostro lavoro, ma anche per farci fare meglio le nostre attività e per migliorare i nostri posti di lavoro. Credo che l’inkjet sia una di queste tecnologie.

Epson ha investito 400 milioni di euro in nuovi impianti di produzione in Giappone e in altri Paesi, e si impegna a investire oltre 185 milioni di euro, destinati nello specifico allo sviluppo della nostra tecnologia inkjet PrecisionCore. Le innovazioni incrementali che si sono registrate nella tecnologia inkjet hanno già risposto a molte delle esigenze proprie dell’attuale luogo di lavoro e la tecnologia è così flessibile e adattabile che continuerà a soddisfare anche quelle future.

Non credo che la tecnologia laser, per esempio, abbia lo stesso potere di permanenza. Come tecnologia è stata introdotta quasi 30 anni dopo l’inkjet, e per un certo tempo ha portato miglior vantaggi in termini di costi e velocità, ma sta già perdendo terreno. IDC, la società di analisi di mercato, ha indicato che il mercato globale delle inkjet per le aziende dovrebbe crescere a un tasso di incremento annuo composto (CAGR) del 10,2% entro il 2020 e che dovrebbe rappresentare il 34% del mercato totale di stampanti aziendali in Europa entro il 2019, con una buona prospettiva per raggiungere una posizione di primo piano nel mercato.

Epson sta già sperimentando una crescita significativa delle quote di mercato nell'ambito del settore delle business inkjet e in Europa questa quota ha raggiunto il 40% nel primo trimestre del 2017. La tecnologia rimarrà fondamentalmente stabile perché risponde già a tutte le richieste chiave delle imprese moderne: aumento di efficienza, produttività e qualità, riduzione dei costi e dell'impatto ambientale.

Io credo che il futuro della stampa aziendale sia l’inkjet, ed Epson è fermamente concentrata su questa tecnologia. La stiamo portando avanti perché abbiamo le stesse aspettative dei nostri clienti. Sviluppiamo tecnologie di precisione, efficienti, compatte con l'obiettivo di rispondere a quelle che sono le sfide reali che si manifestano oggi sul luogo di lavoro. Che sia attraverso tecnologie di stampa, visive, portatili o robotiche, rimaniamo allineati con la nostra lunga storia di innovazione, che è radicata nel nostro DNA.