IoT tra fog e cloud computing

IoT tra fog e cloud computing

Dell Technologies mette al centro della discussione la scelta ottimale per l'infrastruttura di riferimento a supporto di soluzioni e servizi dell’internet delle cose: centralizzata o distribuita?

Autore: Piero Macrì



Settembre 2017. Nel corso dell’evento di New York, Dell Technologies formalizza la strategia e visione per l’IoT, un modello di computing attorno al quale si andranno progressivamente a creare le basi per lo sviluppo di applicazioni e servizi di nuova generazione, basati sull’elaborazione di dati acquisiti da un mondo eterogeneo di dispositivi e sensori sfruttando nel modo più esteso nuove logiche di machine learning.

Il Gruppo di Michael Dell ha deciso di intraprendere un chiaro percorso evolutivo creando una divisione dedicata - responsabile di prodotti e laboratori - e avviando nuovi programmi per i partner e modelli di fruizione a consumo. La nuova divisione è guidata dal Cto di Vmware Ray O’Farrell e avrà come obiettivo l’orchestrazione dello sviluppo di soluzioni e servizi IoT. “La divisione IoT Solutions - si afferma nella nota rilasciata in occasione dell’evento - unirà tecnologie sviluppate internamente con offerte dell’ampia gamma dell’ecosistema Dell Technologies per mettere a disposizione soluzioni complete”.

Per Dell significa razionalizzare e mettere a fattor comune quanto già sviluppato nell’ultimo periodo creando le sinergie necessarie tra tutte le aziende del Gruppo - Dell Emc, Rsa, SecureWorks, VirtuStream e Pivotal - per rendere disponibile infrastruttura e servizi abilitanti soluzioni IoT allo stato dell’arte. Il piano prevede investimenti in ricerca e sviluppo per 1 miliardo di dollari nell’arco dei prossimi tre anni. La società pone inoltre l’enfasi sul modello architetturale primario che si prevede possa sostenere questa evoluzione, un modello distribuito assimilabile a quello che da tempo viene definito come edge computing, in grado di rispondere al meglio a quelle che sono le esigenze elaborative di dati in real time. Questo non vuol dire relegare il cloud a componente subalterna, ma individuare l’utilizzo più appropriato per ciascuna di queste due dimensioni infrastrutturali, centralizzata e periferica.

“Negli ultimi 15 anni l’industria IT ha visto la nascita e la diffusione del cloud computing, un modello altamente centralizzato di delivery dei servizi IT”, è stato affermato nel corso dell’evento. “Ma in un’epoca in cui ogni tipologia di dispositivo, dai telefoni alle lampadine delle macchine, dai termostati ai monitor, è connessa e intelligente, si registra la necessità di una gestione delle informazioni distribuita, in tempo reale. Questi dispositivi semplicemente non possono attendere una risposta da un’infrastruttura cloud centralizzata che potrebbe impiegare diversi secondi”. “Dell Technologies da tempo è consapevole delle opportunità offerte dal mercato in rapida crescita dell’IoT, grazie alla sua lunga esperienza nell’edge computing”, ha spiegato O’Farrell. “La nostra nuova divisione IoT lavorerà trasversalmente con tutte le aree per fornire la giusta soluzione insieme al nostro ampio ecosistema, per rispondere alle esigenze dei clienti e aiutarli a implementare sistemi integrati IoT in modo più facile”.

Attualizzata la roadmap evolutiva coerentemente con i nuovi paradigmi dell’IoT e di contesti applicativi smart x, l’obiettivo di Dell è rendere disponibile una schema che consenta di conciliare esigenze di elaborazione centralizzata e nello stesso tempo distribuita, on the edge, secondo quanto implicitamente ascrivibile all’edge computing. Questo nuovo fronte tecnologico - al di là della capacità di sfruttare al meglio, in termini di efficienza, la disponibilità dei dati - introduce nuove istanze di capacità interpretativa dei dati che oggi trovano un naturale alleato nell’intelligenza artificiale e nel machine learning.