L’affermazione della stampa 3D tra prototipazione e produzione

Le ragioni dell’additive manufacturing

La stampa 3D è la tecnologia che permette di passare più velocemente dalla fase di ideazione di un oggetto alla definizione del progetto finale da passare in produzione

Autore: Francesco Pignatelli



Il passaggio dell’additive manufacturing dalla prototipazione alla produzione a pieno titolo è molto significativo ma per ora riguarda gli utenti più “evoluti”. La gran parte delle imprese vede invece nella stampa 3D un elemento di accelerazione per la fase di sviluppo prodotto. In pratica, la stampa 3D è la tecnologia che permette di passare più velocemente dalla fase di ideazione di un oggetto alla definizione del progetto finale da passare in produzione. Questo grazie al fatto che permette di creare rapidamente, e a costi relativamente contenuti, sia i primi proof-of-concept sia i prototipi del prodotto finale.

La stampa 3D è quindi prevalentemente uno strumento in più per i dipartimenti di ricerca e sviluppo delle imprese e, in seconda battuta, per chi si occupa in modo specifico di design. Tutti i segnali indicano che questo profilo di utilizzo dell’additive manufacturing sarà rafforzato anche nel prossimo futuro, unendosi a una parallela evoluzione dei software per la progettazione, il design e la prototipazione. Questi stanno progressivamente acquisendo funzioni per interfacciarsi direttamente con la parte di produzione additiva, potendo anche ottimizzare il progetto di partenza in funzione della tecnologia produttiva che si userà.

Rispetto alle prime fasi di sviluppo del mercato della stampa 3D, in cui le applicazioni potenziali di interesse erano davvero molte, l’approccio delle imprese si è indirizzato in generale verso un certo pragmatismo. Ad esempio, l’idea di usare l’additive manufacturing per offrire oggetti personalizzati si è concretizzata là dove aveva senso - ad esempio nell’oreficeria e nel medicale, con protesi e altri “componenti” ovviamente davvero su misura - ma uscendo da questi campi non sembra essere oggi, nel complesso, una priorità in crescita per le imprese. Si guarda con più attenzione ai modi in cui l’additive manufacturing può aiutare nella gestione delle parti di ricambio.

L’idea che ciascuno si possa stampare a casa le proprie è ancora fantasiosa, ma ci sono scenari in cui produrle on-demand senza tenerne un certo numero in magazzino ha un senso economico. E persino casi in cui lo ha installare una stampante che le produca velocemente sul posto. Il “plus” dell’additive manufacturing che si è certamente dimostrato valido alla prova dei fatti è la possibilità di produrre componenti che con le tecniche tradizionali sarebbero troppo complessi o del tutto impossibili da generare. Se ne sono visti diversi casi significativi in campo aeronautico, aerospaziale e medicale. In questo senso l’interesse delle aziende utenti è in costante aumento, sulla scia dello sviluppo di nuove tecniche e nuovi materiali molto promettenti.