Huawei, nuovo contendente nell’arena dei notebook

Presentati i primi modelli di una nuova gamma, per ora di fascia alta

Autore: Redazione ImpresaCity

Sull’onda dei successi nel mercato degli smartphone, Huawei ha deciso di allargare il raggio d’azione ai personal computer, disinteressandosi delle sofferenze del comparto di questi ultimi anni.
I primi modelli presentati si orientano verso la fascia alta, presidiata soprattutto da Lenovo, Dell e Hp. Tre i prodotti che aprono il nuovo fronte di sviluppo. Il Matebook D, dotato di schermo a 15,6 pollici, rappresenta l’entry level, con un costo fra i 799 e i 999 euro. Il Matebook E, invece, è una macchina due-in-uno che sale fino a 1.299 euro, mentre al top troviamo il Matebook X, un pc ultrafine, con lettore di impronte digitali integrato e un costo fino a 1.699 euro.
La gamma non è del tutto nuova di per sé, ma finora aveva prodotto lo scorso anno un tablet con tastiera staccabile. Soprattutto il prodotto top va a scontrarsi anche contro i MacBook di Apple, ai quali contrappone uno schermo Gorilla Glass da 13 pollici, ma un rapporto di occupazione pari all’88%.
L’annuncio dell’espansione dell’offerta arriva a breve distanza dalla pubblicazione dei dati di vendita degli smartphone, a cura di Gartner, dove si evidenzia come Huawei si stia avvicinando ai leader Samsung e Apple. La crescita complessiva, valutata al 9%, va ascritta soprattutto alle performance dei costruttori cinesi, come anche Oppo e Vivo. La loro quota di mercato complessiva è ormai arrivata al 24%, ovvero sette punti in più di un anno fa.
Huawei, in particolare, occupa il terzo posto assoluto, con una quota del 9%, in crescita rispetto all’8,3% del primo trimestre 2016. In testa c’è sempre Samsung, con il 20,7%, seguita da Apple con il 13,7%, ma entrambe hanno perso terreno.Secondo Gartner, questo successo si deve alla disponibilità di prodotti di alta qualità, a prezzi concorrenziali e dotati degli ultimi ritrovati tecnologici. A questo si aggiunge una strategia marketing e promozionale molto aggressiva, che ha consentito di guadagnare terreno soprattutto in paesi come Thailandia, India e Indonesia.

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