Parte con Galileo il Gps europeo

Dopo investimenti miliardari, il progetto per la navigazione satellitare ha finalmente attuato la prima fase di implementazione.

Autore: Redazione ImpresaCity

Ci sono voluti circa 17 anni per vedere la prima concretizzazione del progetto Galileo, nell'agenda della Commissione Europea già dal 1999. Dopo il lancio di nuovi satelliti avvenuto in novembre, in questi giorni il sistema ha cominciato a emettere i primi segnali, dando corpo al progetto continentale di sistema per la navigazione satellitare.
In particolare, sono ora a disposizione i primi servizi gratuiti proposti ad autorità pubbliche, imprese e cittadini. I terminali dotati di un chip Galileo, a tutti gli effetti concorrente del Gps americano, disporranno di una navigazione più precisa. Per fare un esempio, le operazioni di soccorso con il servizio Sar (Search & Rescue) permetteranno una localizzazione in meno di 10 minuti a partire dalla prima chiamata.
Al momento attuale, 18 satelliti Galileo sono stati messi in orbita, mentre il totale dovrebbe raggiungere i 26 entro il 2020. Con quanto già disponibile, dovrebbe essere possibile una miglior sincronizzazione fra infrastrutture critiche, per esempio allo scopo di consentire una migliore gestione delle transazioni finanziarie, delle telecomunicazioni e delle reti di distribuzione dell'energia. Inoltre, i servizi di protezione civile, aiuti umanitari o polizia potranno contare su strumenti di comunicazione e scambio dei dati completamente crittografati.
Il progetto di navigazione satellitare europeo ha subito forti ritardi, anche rispetto al lancio che doveva venire lo scorso anno. Gli investimenti, inizialmente stimati intorno ai 4,6 miliardi di euro supereranno invece i 13 miliardi complessivi.

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